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La capolista Città di Anzio non conosce mezze misure. La squadra portodanzese rimedia un punteggio tennistico da una quadrata Accademia Sport (6-4), interrompe la mini-serie positiva, che durava da due giornate, e perde leggermente quota in classifica generale. Il quintetto guidato da Pisano, in soltanto sessanta minuti, lascia via libera all’Heracles, subisce il sorpasso dall’Atletico Sperlonga e dalla Virtus Latina Scalo e scivola dal primo al quarto posto a pari merito con il ritrovato Dilettanti Falasche e il Cassio Club. Dopo una prima fase di studio, la capolista sblocca il punteggio su palla inattiva. Lo specialista Toscan trasforma di potenza un calcio piazzato. L’estremo difensore Luccone non può fare altro che raccogliere la sfera in fondo al sacco. La formazione guidata da Antici ha un’impennata d’orgoglio e vanifica il tentativo di allungo dei portodanzesi con Venturiero, il quale ricopre in maniera impeccabile il ruolo di terminale offensivo di uno schema applicato alla perfezione su calcio d’angolo. La Città di Anzio, nei minuti seguenti, prende in mano le redini del gioco e piazza un micidiale uno-due con Toscan e Caruso che taglierebbe le gambe a qualsiasi squadra. L’Accademia Sport, invece, dimostra di avere carattere e grinta da vendere, moltiplica gli sforzi e prima dell’intervallo trova la forza per ricucire lo strappo a seguito dei guizzi vincenti del neoentrato Di Leo e Marconi, quest’ultimo a segno su tiro libero. Il quintetto di Antici, nella ripresa, continua a tenere bene il campo contro una delle due battistrada del girone e, dopo dieci minuti, ribalta del tutto la situazione a suo favore con Marconi, il quale firma la rete del sorpasso al termine di una perentoria azione personale. La Città di Anzio, in ogni modo, non si dà per vinta, riparte di slancio e, a nove giri di orologio dalla conclusione, pareggia i conti con lo scatenato Toscan, abile a trafiggere Luccone da distanza ravvicinata. La gara, a quel punto, sale ulteriormente di tono. Le due contendenti provano generosamente a sfruttare al meglio le rispettive qualità tecnico-tattiche. La squadra più cinica si rivela quella guidata da Antici, che cala il pokerissimo con Salate Santone. La Città di Anzio, non avendo in pratica alternative si spinge a testa bassa in avanti, ma non riesce a recuperare lo svantaggio, subisce addirittura la sesta rete in pieno extra-time ad opera di Di Leo e, per forza di cose, si trova costretta ad accusare il secondo passaggio a vuoto in campionato.
Antonio Gravante
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