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La Mirafin piega il Minturno: prima vittoria in campionato

4992 MIRAFIN Serie C1 CORSALETTI SALVATORE

Cuore e grinta si rivelano le principali doti della Mirafin anche nella sfida interna con il Minturno. Dopo aver conquistato un punto per il classico rotto della cuffia nella tana dell’Atletico Civitavecchia, grazie al micidiale uno-due griffato da Gullì e Galati negli ultimi minuti di gioco, la formazione allenata da Salvatore Corsaletti centra la prima vittoria in campionato, tra le mura amiche del palasport di Torvaianica, grazie a una fantastica “remuntada” sul coriaceo Minturno (5-4). La gara, tutto sommato, è stata dai classici due volti. Nella prima frazione, il quintetto del basso Lazio ha tenuto molto bene il campo e, preso letteralmente per mano da uno scatenato Rengifo, autore di un poker di reti, ha guadagnato la via degli spogliatoi sul duplice vantaggio. Dopo l’intervallo, invece, la squadra rossoblu ha cambiato prepotentemente marcia, ha spostato l’ago della bilancia dalla propria parte, a seguito dei guizzi vincenti di Armenia, Galati e Anzidei, e tra la gioia dei propri sostenitori ha ottenuto una vittoria dal peso specifico rilevante sia per il morale che per la classifica. La gara comincia sotto il segno del Minturno, che archivia il primo quarto d’ora in vantaggio di tre reti grazie a un incontenibile Rengifo. La punta venezuelana, facendo leva su un innato fiuto per il gol, si conferma un bomber di razza, trafigge ripetutamente Lo Grasso e costringe Maccarinelli e soci a una partita tutta in salita. Successivamente la Mirafin ha una generosa reazione e accorcia le distanze con il solito Armenia, bravo ad anticipare Tapia e a tramutare in gol un assist del generoso Anzidei. Ma la gioia degli ardeatini dura pochi minuti. Lo scatenato Rengifo cala il poker personale e di squadra con una giocata degna dei migliori marcatori del pentacalcio nazionale. La punta sudamericana lascia abilmente sul posto Maccarinelli, si presenta a tu per tu con Lo Grasso e, con grande cinismo, non si lascia sfuggire l’occasione di iscrivere per la quarta volta il suo nome nel registro dei marcatori. Pungolata nell’orgoglio, poco prima del duplice fischio, la Mirafin trova la forza per riportarsi leggermente sotto nel punteggio con Rinaldi, il quale risolve da autentico opportunista un concitato batti e ribatti in area di rigore rivale e consente ai propri compagni di guadagnare la via degli spogliatoi con una maggiore fiducia nei propri mezzi. Costretta ad inseguire il risultato, alla ripresa delle ostilità, la squadra di Corsaletti cambia prepotentemente marcia e, dopo soltanto un minuto, va a segno per la terza volta con Galati, abile a trasformare di potenza una punizione dal limite dell’area. Sulle ali dell’entusiasmo, la Mirafin continua a spingersi a pieno organico in avanti e, centoventi secondi più tardi, ristabilisce l’equilibrio in campo con Armenia, il quale riceve palla da Poli, trafigge Rodriguez proteso in uscita e fa esplodere di gioia il discreto pubblico di fede rossoblu presente in tribuna. Il Minturno, a quel punto, prova a reagire e colleziona due occasioni degne di nota con Perez e Duran, ma Lo Grasso si conferma all’altezza della situazione ed evita il peggio. A trovare la via del gol, invece, è ancora la Mirafin. Il quintetto ardeatino, a sei minuti dalla conclusione, ribalta del tutto il punteggio a suo favore con Anzidei, il quale sfrutta al meglio una giocata da autentico pivot di Gullì e, con una conclusione di punta, deposita la sfera in fondo al sacco. Non avendo in pratica alternative, il Minturno adotta la tattica del portiere di movimento in chiusura di match, ma la retroguardia rossoblu fa buona guardia e non corre particolari pericoli. A sfiorare maggiormente la marcatura, invece, è ancora la compagine guidata da Corsaletti. Il grintoso Genovesi vede la porta sguarnita e prova la conclusione dalla propria metà campo, ma sbaglia la mira e spedisce la sfera sul fondo. Poco male. La Mirafin riesce ugualmente a condurre in porto la prima vittoria in campionato, rialza le proprie quotazioni stagionali e dimostra di avere tutte le carte in regola, pur disponendo di una rosa con un’età media piuttosto bassa, per togliersi molte soddisfazioni nell’ennesima avventura consecutiva nella massima categoria calcettistica regionale.

Antonio Gravante

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