Riprendere la retta via per confermarsi nelle sfere nobili della graduatoria. Dopo aver totalizzato soltanto tre punti negli ultimi centottanta minuti di gioco, a seguito dei pareggi conseguiti con Albano, Civitavecchia e Casal Torraccia, la formazione del presidente Raffaele Mirra è chiamata a sfruttare al massimo il turno casalingo con l’Atletico Ferentino per rimanere a stretto contatto con le big del girone. Serpietri e soci, in ogni modo, non devono assolutamente considerare il netto divario esistente in classifica. Il quintetto frusinate, anche se ha accusato una partenza nettamente inferiore alle proprie potenzialità (tre punti all’attivo), ha allestito un roster di tutto rispetto e, di conseguenza, ha le giuste credenziali per cambiare marcia e recuperare il terreno perduto nel primo tratto di campionato. “Dobbiamo assolutamente fare bottino pieno, la brusca frenata accusata nelle scorse tre giornate non ci dà alternative – precisa mister Claudio Gobbi – . Se vogliamo disputare una stagione di vertice dobbiamo iniziare ad essere più regolari sotto il profilo del rendimento. La classifica attuale, tutto sommato, non ci rende giustizia. Ci mancano all’appello i due punti lasciati per strada nella sfida interna con il Civitavecchia, ma ad essere sinceri, con un pizzico di concentrazione in più nel momento topico del match, avremmo potuto fare il colpaccio anche ad Albano. Contro i castellani, a dire il vero, il risultato di parità rispecchia l’andamento della gara, ma resta il rammarico per aver subito la rimonta da parte dei nostri rivali poco prima del triplice fischio”. La Mirafin, tutto sommato, si presenta alla sfida con i ciociari al gran completo. Anche capitan Esposito e Proia, pur non essendo al top della condizione fisica, sono abili e arruolati. Il binomio Gobbi-Mantegazza, di conseguenza, ha soltanto l’imbarazzo della scelta. “Abbiamo allestito nel corso dell’estate un organico molto valido per quantità e qualità – conclude il trainer rossoblu – . Ogni sabato, di conseguenza, siamo costretti a fare delle scelte forzate. Ma siamo una squadra, dobbiamo ragionare esclusivamente come collettivo. Qualche giocatore per forza di cose dovrà andare in tribuna. Questo particolare, però, non deve rappresentare un problema. In caso di vittoria, questo è un dato di fatto, il merito va attribuito in egual misura tra i giocatori scesi in campo, l’intero staff dirigenziale e tra coloro che non hanno giocato per scelta tecnica”. Il trainer ardeatino, dall’alto del suo notevole bagaglio di esperienza, ci tiene a compattare ulteriormente il gruppo alla vigilia di una gara dal peso specifico rilevante. “Dobbiamo assolutamente remare tutti insieme nella stessa direzione – conclude Claudio Gobbi – . Anche se siamo una matricola, possiamo disputare una stagione da protagonisti. Dipende soprattutto da noi…”.
Matteo Saullo
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