La Mirafin archivia con una vittoria piuttosto sofferta la nona giornata di campionato. Il quintetto allenato da Corsaletti, pur sudando le proverbiali sette camicie, piega la resistenza di un coriaceo Civitavechia (3-2), sfrutta per la terza volta stagionale al meglio il fattore campo e si conferma nella zona centrale della graduatoria. A dispetto dei buoni propositi della vigilia, Maccarinelli e soci hanno faticato più del previsto per superare una compagine che, oltre a navigare nelle acque basse della classifica, si è presentata al Palasport di Torvaianica lamentando le defezioni di ben sette pedine importanti del suo scacchiere. Dopo aver chiuso in vantaggio di due reti la prima frazione, gli ardeatini hanno accusato nella ripresa un’inattesa involuzione di gioco e sono riusciti a rimanere in vantaggio, sino al triplice fischio, soltanto per la bravura di Lo Grasso, il quale ha abbassato più volte la saracinesca della propria porta agli attaccanti rivali, permettendo alla sua squadra di uscire dal campo con tre punti in tasca molto importanti soprattutto per il morale. Le battute iniziali della gara, tutto sommato, sono caratterizzate da numerose occasioni degne di nota da una parte e dell’altra, ma i due estremi difensori si confermano all’altezza della situazione, compiono alcuni interventi prodigiosi e lasciano a lungo il punteggio a reti bianche. La Mirafin, però, al minuto numero diciannove, trova la chiave giusta per scardinare la porta avversaria per merito di Maccarinelli, il quale indovina l’incrocio dei pali con una staffilata di rara potenza e precisione dal limite dell’area. Il quintetto di Corsaletti, galvanizzato nel morale, in chiusura di tempo allunga nel punteggio con Rinaldi, il quale si limita ad appoggiare il pallone in fondo al sacco da distanza ravvicinata a seguito di un delizioso assist di Proietti. Dopo l’intervallo, invece, il match prende tutta un’altra piega. La Mirafin si adagia troppo sulla situazione favorevole e preferisce giocare piuttosto chiusa per sfruttare l’arma del contropiede. Il Civitavecchia, di conseguenza, prende saldamente in mano il pallino del gioco e staziona con regolarità nella metà campo rossoblu. A riprova di un maggior predominio territoriale, la compagine portuale accorcia le distanze, al nono minuto, per merito di Rocchi, il quale intercetta un pallone quasi all’altezza della linea mediana e, con una freddezza glaciale, trafigge Lo Grasso proteso in uscita. Successivamente la squadra allenata da Di Mario alza ulteriormente il ritmo e sfiora due volte il pareggio con l’ottimo Sannino, il quale calcia in entrambi i casi a botta sicura, ma trova sulla propria strada uno strepitoso Lo Grasso, che si esalta tra i pali, vanifica il tentativo di rimonta degli avversari e si conferma uno dei migliori estremi difensori della categoria. Nel momento di maggior pressione del Civitavecchia, la squadra di Corsaletti capitalizza al meglio una punizione dal limite dell’area e riporta i rivali di turno a distanza di sicurezza. A calare il tris di gol rossoblu ci pensa Armenia, il quale iscrive il suo nome nel registro dei marcatori con una conclusione di potenza, ma soprattutto con la complicità di Simonante, che si lascia sfuggire il pallone dalle mani. Sotto di due reti, il quintetto portuale prova generosamente a rientrare in partita, si spinge a pieno organico in avanti, ma riesce soltanto ad accorciare le distanze nel primo minuto di recupero con Tramontano, il quale trafigge Lo Grasso con una splendida conclusione dalla distanza. La Mirafin, dunque, mette a fatica in carniere altri tre punti preziosi, riprende la retta via dopo la pesante sconfitta del turno precedente e, di conseguenza, prosegue il suo cammino in perfetta linea con i programmi societari stagionali.
Antonio Gravante
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