Un altro passaggio a vuoto. Il terzo in altrettante gare di campionato disputate. Il fanalino di coda Eagles Aprilia, pur disputando una prova collettiva più che positiva sotto il profilo tecnico-tattico, paga dazio sul rettangolo di gioco della lanciatissima capolista Anni Nuovi Ciampino (3-0), prolunga la striscia negativa e, dopo i primi centottanta minuti di gioco, rimane ancora fermo ai blocchi di partenza. Il verdetto del campo, statistiche alla mano, penalizza oltremisura la squadra allenata da Iannaccone, che ha giocato a lungo alla pari di una delle compagini di maggiore caratura del girone e soltanto nel finale di match, dopo aver gettato alle ortiche svariate occasioni nitide da gol per rientrare in partita, ha lasciato via libera ai motivatissimi aeroportuali. La gara comincia subito su ritmi elevati. Le due contendenti si fanno apprezzare per alcuni fraseggi di pregevole fattura, ma le difese fanno buona guardia e consentono ai propri portieri di non correre particolari pericoli. La prima occasione degna di nota della gara è dell’Anni Nuovi Ciampino. Lo sgusciante Cannatà, a seguito di un rapido contropiede, impegna l’attento Lo Grasso. L’ex numero uno del Lele Nettuno, ben piazzato nella circostanza tra i pali, si conferma all’altezza della situazione. Il quintetto pontino replica, poco più tardi, agli avversari con alcune belle combinazioni tra i suoi elementi più rappresentativi, ma l’esperto Ottaviani abbassa con grande mestiere la saracinesca della propria porta alle insidiose conclusioni di Vecinu e Morgani. L’ex punta dell’Atletico Anziolavinio, al quarto d’ora, tra l’altro, si vede voltare le spalle dalla dea bendata. La sua violenta conclusione si stampa sul palo a portiere battuto. Poco più tardi, invece, l’occasione propizia per sbloccare il punteggio capita alla capolista. Il solito Cannatà intercetta un maldestro rinvio di Lo Grasso e si invola in solitaria palla al piede verso l’area di rigore apriliana. Il giocatore ciampinese usufruisce in pratica il classico shoot-out, ma tra lo sconforto dei propri sostenitori pecca di cinismo e sciupa una ghiotta opportunità per scardinare il bunker difensivo apriliano. Scampato il pericolo, l’Eagles Aprilia mette nuovamente i brividi ai ragazzi di De Bonis con il grintoso Pintilie, il quale colpisce il secondo legno di giornata per la propria squadra. Fermamente intenzionato a confermarsi a punteggio pieno in vetta alla classifica, l’Anni Nuovi Ciampino chiude in crescendo la frazione d’apertura e, a tre minuti dal riposo, passa a condurre con Orsola, il quale sorprende Lo Grasso con un chirurgico destro da fuori area. Galvanizzata nel morale, la prima della classe, a ridosso dell’intervallo, va vicinissima al raddoppio con Moroni che, dopo una bella triangolazione con De Camillis, si vede chiudere lo specchio della porta da Lo Grasso, bravo nella circostanza a rifugiarsi in corner e a consentire alla sua squadra di archiviare i primi trenta minuti di gioco sotto di una sola rete. L’Eagles Aprilia, nel corso della ripresa, si spinge in avanti con grinta e determinazione nella speranza di raddrizzare le sorti della gara. Dopo aver rischiato grosso sulle insidiosi conclusioni di Abbatini e Masi, deviate provvidenzialmente in angolo da Lo Grasso, il quintetto di Iannaccone sfiora la parità con Racioppo, il quale non capitalizza al meglio un preciso cross di Pintilie da distanza più che favorevole. Nel momento di maggior pressione degli apriliani, la squadra allenata da De Bonis allunga nel punteggio. Il valore aggiunto degli aeroportuali si rivela Abbatini, il quale prima firma la rete del raddoppio, poi propizia la terza segnatura con un assist al bacio per De Camillis, che si limita soltanto a depositare la sfera in fondo al sacco da pochi passi. Nelle restanti battute del match, la formazione apriliana moltiplica gli sforzi nella speranza almeno di limitare il passivo. Vecinu e soci mettono più volte in apprensione il pacchetto arretrato rivale, ma trovano un baluardo insuperabile nel portiere Ottaviani e, tra mille recriminazioni, non possono fare altro che uscire dal campo con un punteggio troppo severo nei propri confronti.
Antonio Gravante
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