Buona volontà, ancora una volta, non fa rima con risultato. L’Indomita Anzio disputa una prova collettiva generosa, ma come è capitato con il Florida Sporting Club, all’esordio in campionato, si arrende alla distanza a una quadrata Città di Ariccia (3-6), cinica a spostare l’ago della bilancia dalla propria parte nell’ultimo quarto d’ora d gioco, e per forza di cose rimane ferma ai blocchi di partenza. Il punteggio finale, in ogni modo, appare troppo severo nei confronti del team del presidente Di Stefano che, alla resa dei conti, ha peccato, nel momento topico del match, di quel pizzico di cinismo ed esperienza necessari per condurre in porto il primo risultato positivo stagionale. L’Indomita Anzio ha un buon impatto sulla gara, si fa apprezzare per una solida compattezza tra i reparti, aggredisce con regolarità i portatori di palla avversari nella loro metà campo e gioca alla pari di una compagine comunque temuta alla vigilia. La prima occasione dell’incontro è di marca tirrenica: Meschini, da buona posizione, costringe alla respinta l’ottimo portiere castellano. Dopo numerosi cambi di fronte, con occasioni a ripetizione da una parte e dall’altra, la Città di Ariccia, al quarto d’ora, sblocca il punteggio con Iancu, bravo a finalizzare una pregevole azione corale. L’Indomita Anzio non ci sta, alza immediatamente il ritmo e perviene al pareggio con Petrianni, che gira in rete, da pochi passi, un tiro cross del solito Meschini. Nelle ultime battute del primo tempo, tutto sommato, si registra un botta e risposta tra le due contendenti. I castellani passano di nuovo in vantaggio sempre per merito di Iancu, abile a ribadire in fondo al sacco una corta ribattuta del portiere Lo Pinto. Neanche un giro di orologio più tardi, i tirrenici rimettono le cose a posto con Petrianni, il quale trasforma di potenza una punizione dal limite dell’area. L’estremo difensore rivale Mannucci non può fare altro che raccogliere la sfera in rete. La ripresa, invece, inizia sotto il segno della Città di Ariccia. Il quintetto di Novelli sale in cattedra e, con un discreto giro palla, mette in difficoltà i ragazzi di Casale. I castellani, però, legittimano un marcato dominio territoriale in maniera piuttosto fortunosa: Cocuzza, nel tentativo di anticipare un avversario, realizza la più classica delle autoreti. L’Indomita Anzio non ci sta e, pochi minuti più tardi, ristabilisce l’equilibrio in campo con una bella azione lineare: Carannante si districa al meglio sull’out di sinistra e crossa nei pressi del secondo palo per il velocissimo Pareschi, il quale non ha alcuna difficoltà a depositare la sfera oltre la riga bianca. I nenoniani, a quel punto, si spingono generosamente in avanti, ma peccano di lucidità al momento della conclusione in porta. Tali errori, alla resa dei conti, si rivelano fatali. La Città di Ariccia, con grande cinismo, capitalizza al massimo una rapida ripartenza per merito di Pacifico e passa per la quarta volta a condurre. L’Indomita Anzio, nonostante il risultato sfavorevole, non si disunisce, attacca a pieno organico, ma a dieci minuti dalla fine si complica i propri piani di rimonta per l’espulsione di Pace. La squadra castellana, con il piglio della grande, sfrutta al meglio la situazione di superiorità numerica, realizza la quinta marcatura con Brunetti e allunga prepotentemente il passo. I neroniani, a quel punto, si fanno prendere dal nervosismo, rimediano il secondo cartellino rosso con Cocuzza e lasciano definitivamente via libera agli avversari, i quali si permettono il lusso di realizzare anche la sesta rete. “Abbiamo perso una ghiotta opportunità per fare risultato – spiega mister Casale – . Ci siamo espressi su buoni livelli, ma non possiamo fare altro che morderci le mani per aver spianato la strada al successo ai castellani, a causa di alcune leggerezze sia tattiche che comportamentali piuttosto evitabili nel momento saliente della gara. Dobbiamo cambiare registro, così non andiamo da nessuna parte…”.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA
