Anno nuovo, vita vecchia. Almeno per quanto concerne le due gare ufficiali a cavallo della lunga sosta osservata per le festività natalizie. Penalizzata oltremisura dalle pesanti defezioni di Lippolis, Serpietri, Djelveh e Lo Grasso, la Mirafin non riesce a far leva sul fattore campo nella sfida contro il rinnovatissimo e quadrato Lido di Ostia, incassa la seconda sconfitta consecutiva casalinga in campionato (3-5) e getta alle ortiche una ghiotta opportunità per rosicchiare qualche lunghezza alle due battistrada. La capolista Circolo Tennis Eur ha spartito la posta in palio contro la Capitolina, mentre la Lazio Calcetto è stata addirittura costretta a issare bandiera bianca di fronte a un pratico e ritrovato Albano. Gli ardeatini, in ogni modo, rimangono in pianta stabile sul gradino più basso di un ipotetico podio, ma hanno perso un treno importante diretto verso la vetta della graduatoria. Il quintetto allenato da Esposito, tutto sommato, non può fare altro che mordersi le mani per non aver racimolato neanche un punto contro i capitolini. Sotto di due reti, i ragazzi del presidente Raffaele Mirra hanno moltiplicato gli sforzi nelle battute conclusive del match e hanno trovato la forza rimontare due reti di svantaggio, proprio allo scadere, grazie a una doppietta di Lorenzoni. Quando ormai il pareggio sembrava scontato, la formazione lidense ha trovato la forza per piazzare un micidiale uno-due, spostare l’ago della bilancia dalla propria parte e rientrare prepotentemente in corsa nella lotta ai play-off. La Mirafin si presenta in campo con un’importante novità. A difendere i legni della porta rossoblu, a seguito dell’indisponibilità di Lo Grasso, è l’esperto Gianni Erdi, il quale ha deciso di staccare nuovamente gli scarpini dal classico chiodo per dar manforte alla società ardeatina. Mister Esposito completa l’undici di partenza con Maccarinelli, Proietti, Lorenzoni e Batella, mentre mister Di Mito parte con il giovane Budoni in porta, De Santis, Galoppi, Hernandez e il capocannoniere Mariani. Trascinata dai propri sostenitori, la Mirafin ha un buon impatto sulla gara e mette più volte in apprensione la retroguardia rivale con Lorenzoni e Batella, i quali esaltano, in un paio di circostanze, le doti dell’estremo difensore capitolino. Il Lido di Ostia, in ogni modo, non sta soltanto a guardare e replica con Hernandez e Mariani, i quali costringono il pacchetto arretrato rutulo a moltiplicare gli sforzi per chiudere tutti gli spazi. Proprio Hernandez ha due volte la possibilità di sbloccare il punteggio, ma in entrambi i casi calcia debolmente e non crea alcun pericolo a Erdi. Successivamente la formazione capitolina si fa prendere da un eccessivo nervosismo e, nel giro di pochi minuti, arriva al quinto fallo. La Mirafin, a sua volta, continua a spingersi in avanti con regolarità, ma nel momento di maggior pressione si trova costretta a raccogliere la sfera in fondo al proprio sacco. Ad iscrivere per primo il suo nome a referto, come al solito, è il prolifico bomber Mariani, bravo a finalizzare da pochi passi una splendida azione in velocità. A ridosso dell’intervallo, però, il quintetto di Esposito trova la forza per ristabilire l’equilibrio in campo con Lorenzoni, il quale trasforma un tiro libero e consente alla sua squadra di guadagnare la via degli spogliatoi con la giusta carica psicologica. La ripresa, tutto sommato, comincia su ritmi elevatissimi. Le due contendenti continuano ad esprimersi ai massimi livelli e sfiorano più volte la marcatura. Ad interrompere l’equilibrio, ancora una volta, è il Lido di Ostia per merito di Ridenti, il quale trafigge Erdi, al dodicesimo giro di lancette, con una staffilata di prima intenzione dal limite dell’area. La Mirafin, a quel punto, accusa il colpo sotto il profilo emotivo e, cinque minuti più tardi, incassa la terza rete: Ridenti trasforma di potenza un calcio da fermo e si toglie la soddisfazione personale di realizzare una doppietta. Sotto di due reti, mister Stefano Esposito rischia il tutto per tutto e decide di impiegare Lorenzoni come portiere di movimento. Tale tattica, alla resa dei conti, dà i primi frutti a cinque minuti dalla conclusione. Proprio il giocatore sudamericano, dopo un prolungato giro palla, trova il pertugio giusto per dimezzare le distanze. Ritrovata una maggiore fiducia nei propri mezzi, la Mirafin si spinge a testa bassa in avanti, ma la retroguardia lidense, pur sudando le proverbiali sette camicie, riesce a fare buona guardia. Nel primo dei tre minuti di recupero accordati dalla coppia arbitrale, però, il quintetto di Esposito riesce a trovare la rete del pareggio con Lorenzoni, cinico a risolvere nel migliore dei modi una concitata mischia in piena area di rigore capitolina. Pungolato nell’orgoglio, il trainer lidense, Di Mito, decide di giocarsi sino alla fine le proprie chance di vittoria e manda subito in avanti l’ottimo Budoni. Il Lido dei Ostia, in maniera piuttosto fortunosa, riesce a passare nuovamente in vantaggio con un gran tiro dalla distanza di Hernandez, la sfera si stampa sul palo interno, sbatte sul viso di Erdi e si infila in fondo al sacco tra lo sconforto dei sostenitori di fede rossoblu presenti in tribuna al Florida Sporting Club. Non avendo in pratica alternative, Maccarinelli e soci riprovano a giocare con il portiere di movimento, ma commettono un grave errore in fase di impostazione della manovra e consentono a Mariani di chiudere definitivamente i conti e di incrementare il suo bottino di gol personale.
Antonio Gravante
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