Una prova collettiva molto valida per quantità e qualità non basta alla Mirafin per fare risultato, nel big-match della nona giornata di campionato, contro la lanciatissima capolista Lazio Calcetto (1-0). Il quintetto allenato dal binomio Gobbi-Mantegazza gioca alla pari dei biancazzurri, sviluppa una discreta mole di gioco soprattutto nella seconda frazione, ma paga a caro prezzo l’unica disattenzione difensiva commessa durante l’intero arco dei sessanta minuti e consente ai capitolini di fare il vuoto in classifica generale. Capitan Esposito e soci, a seguito di tale sconfitta, interrompono a otto giornate l’imbattibilità in campionato, subiscono il sorpasso dal CT Eur e scivolano al terzo posto. Passiamo alla cronaca. La Mirafin, per nulla intimorita di rendere visita alla regina del girone, scende in campo senza alcun timore reverenziale, ha un buon approccio alla gara e sfiora per prima la marcatura con una bella giocata sull’asse Lorenzoni-Armenia. Il bomber rutulo favorisce l’inserimento sull’out di sinistra di Armenia, il quale lascia sul posto un avversario e tenta la conclusione in porta, ma si vede voltare le spalle dalla dea bendata: la sfera si infrange sul palo di destra della porta difesa da Silvi. Successivamente si registra un botta e risposta tra le due contendenti. Gli ardeatini mettono i brividi ai biancazzurri con Lorenzoni, il quale calcia dalla distanza, ma non inquadra di poco lo spazio delimitato dai tre legni. La capolista, sul susseguente ribaltamento di fronte, risponde con una rapida azione di rimessa. L’estremo difensore Silvi lancia in profondità Alfonso, il quale tenta la conclusione in porta dal limite dell’area, ma spedisce la sfera di poco distante del palo di destra della porta difesa da Lo Grasso. Le ultime fasi del primo tempo, invece, non riservano particolari spunti degni di nota. La Lazio prova a spingersi in avanti, ma i ragazzi allenati dal binomio Gobbi-Mantegazza fanno buona guardia sino al duplice fischio dell’arbitro. Biancazzurri e rossoblu, di conseguenza, guadagnano la via degli spogliatoi con il punteggio ad occhiali. La ripresa, come nella gara con il Futsal Palestrina, comincia nel peggiore dei modi per i rutuli. La Lazio Calcetto sblocca il risultato con una giocata degna di palcoscenici più importanti: Rossetti, dalla propria metà campo, serve alla perfezione nel cuore dell’area ardeatina Gullì, il quale stoppa la sfera con il petto, trafigge Lo Grasso con un preciso diagonale e regala il vantaggio alla sua squadra. Un minuto dopo, la capolista va vicinissima al raddoppio su punizione dalla lunga distanza. Ad incaricarsi della battuta ė lo specialista Rossetti, il quale colpisce la parte interna della traversa. La sfera, però, rimane in gioco. A sbrogliare una situazione piuttosto delicata è Serpietri, che si rifugia in angolo. Colpita nell’orgoglio, la Mirafin ha una generosa reazione e sfiora la parità con Lorenzoni. Il talentuoso sudamericano lascia partire una staffilata dalla distanza, Batella prova a correggere in fondo al sacco la conclusione, ma alza troppo la mira e getta al vento una nitida opportunità da rete. A metà tempo, invece, si abbatte una brutta tegola nei confronti della squadra del presidente Mirra. A seguito di un contrasto in attacco, l’esperto Serpietri rimedia il secondo giallo, finisce anzitempo sotto la doccia e costringe la sua squadra a giocare in inferiorità numerica. La formazione allenata da Gobbi-Mantegazza, in ogni modo, moltiplica gli sforzi, non corre alcun pericolo nei successivi due minuti in quattro contro cinque e rimane in partita. Successivamente i rossoblu si spingono in avanti e costringono la prima della classe a replicare più che altro con lanci lunghi per i propri giocatori del reparto avanzato, facili preda di Angilletta e soci. La Lazio Calcetto, statistiche alla mano, ha soltanto una buona chance per raddoppiare al termine di una pregevole azione corale: Rossetti serve sulla destra Costa, che a sua volta lancia in profondità Alfonso, il quale calcia da distanza ravvicinata, ma Lo Grasso si distende in tuffo sulla sua sinistra e blocca la sfera. Nelle battute conclusive del match, il quintetto rutulo adotta la tattica del portiere di movimento e impiega tra i pali Lorenzoni, nell’intento di aver un giocatore in più in fase di impostazione della manovra. La Mirafin mette i brividi ai biancazzurri sugli sviluppi di un angolo. Proprio Lorenzoni pesca nei pressi del secondo palo Maccarinelli, il quale colpisce di testa, ma pecca di cinismo e spedisce la sfera sul fondo. Poco prima del triplice fischio, la squadra rossoblu ha un’altra ghiotta opportunità per pareggiare. Il sempre positivo Lorenzoni tenta la conclusione in porta dalla distanza e indirizza la sfera sotto l’incrocio dei pali, ma un difensore capitolino riesce a sventare la minaccia con una provvidenziale respinta in corner. Nonostante gli sforzi profusi, di conseguenza, la Mirafin si ferma nel momento meno opportuno della stagione, ma esce dal campo a testa alta per aver giocato alla pari della capolista. I ragazzi del presidente Mirra, alla luce dell’ottima prova disputata contro i biancazzurri, hanno validi motivi per guardare al futuro con rinnovato ottimismo.
Antonio Gravante
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