Disputando una prova collettiva più che positiva per quantità e qualità, la Juniores Provinciale dell’Unipomezia Virtus 1938 si aggiudica di stretta misura gara-1 della semifinale dei play-off con il Semprevisa (2-1) e, in virtù di tale risultato, affronterà con un lieve vantaggio il return-match di Carpineto Romano. Consapevole dell’importanza della posta in palio, la squadra guidata da Gonnella ha un buon approccio alla gara e, nell’arco dei primi cinque minuti, sfiora due volte la marcatura con Cacciotti e Di Rofi, i quali costringono il numero uno pometino Palumbo a due interventi dal medio coefficiente di difficoltà. Scampato il pericolo, i rossoblu cambiano marcia e mettono i brividi agli avversari su punizione: Braccini crossa un invitante pallone per Orru, il quale calcia di prima intenzione in porta, ma si vede respingere il tiro da un avversario. Poco più tardi, ci prova lo stesso Braccini direttamente su palla inattiva ad aprire le marcature, ma l’attaccante pometino alza troppo la mira e non crea alcun pericolo a Incocciati. Successivamente le due contendenti danno vita a continui ribaltamenti di fronte, ma le rispettive difese fanno buona guardia e consentono ai propri portieri di non essere mai chiamati seriamente in causa. Poco prima della mezzora, invece, la squadra guidata dal binomio Latorraca-Bacci ha di rimessa una ghiotta opportunità per sbloccare il punteggio: Braccini serve sulla fascia Orru, il quale supera in velocità un avversario, entra in area e da posizione defilata opta per una conclusione di giustezza, ma il numero uno castellano non si lascia sorprendere e conserva inviolata la sua porta. Subito dopo, il Semprevisa replica sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina: Raponi va al tiro dall’interno dell’area e costringe Palumbo a salvarsi con l’aiuto della traversa. Sventato il pericolo, i pometini alzano il ritmo e, in chiusura di primo tempo, sfiorano in due occasioni il vantaggio. Prima Doros, dalla lunga distanza, impegna severamente il portiere avversario, mentre Mazzi, in pieno recupero, si vede respingere la conclusione dall’attento Incocciati. Ad inizio ripresa, la squadra guidata da binomio Latorraca-Bacci sblocca il punteggio per merito di Gentile, bravo a svettare in area più alto di tutti, a seguito di un corner di Pezzera, e a non lasciare alcuna via di scampo al portiere rivale. Sulle ali dell’entusiasmo, i rossoblu continuano a fare la partita e gettano alle ortiche la possibilità di raddoppiare con Pezzera, il quale calcia in porta da posizione più che favorevole, ma non centra il bersaglio grosso. Trascorrono cinque giri di lancette e il Semprevisa usufruisce di un rigore, decretato dall’arbitro per una trattenuta in area di un difensore pometino ai danni del neoentrato Priori. Sul dischetto di presenta Cacciotti, il quale colpisce in pieno il palo e fallisce una ghiotta opportunità per pareggiare i conti. L’Unipomezia Virtus 1938, nei minuti seguenti, prova ad indirizzare la gara ulteriormente nei binari giusti e va vicina al raddoppio soprattutto con De Gasperis che, favorito da un passaggio con il contagiri di Braccini, si presenta minaccioso in area, ma calcia troppo centralmente e si vede chiudere lo specchio della porta dal numero uno carpinetano. Poco più tardi, invece, il Semprevisa applica alla lettera la famosa legge non scritta del calcio “gol mangiato, gol subito” e perviene al pareggio con Cacciotti, il quale non lascia via di scampo a Palumbo con un tiro angolato. A quel punto, la formazione del presidente Cerusico si spinge a testa bassa in avanti e passa di nuovo in vantaggio con Braccini, cinico a sfruttare al meglio un assist di De Gasperis e a trafiggere da distanza ravvicinata l’incolpevole Incocciati. Nei restanti minuti di gioco, l’Unipomezia Virtus 1938 prova ad incrementare il vantaggio, ma il Semprevisa fa buona guardia sino al triplice fischio. La compagine rossoblu, a seguito di tale risultato, si presenterà a Carpineto Romano in una situazione di leggero vantaggio. Il passaggio del turno è ancora apertissimo, questo sia ben chiaro, ma Micaloni e soci hanno dimostrato sul sintetico del “Maniscalco” di avere le giuste credenziali per accedere alla finalissima.
Salvatore Cannata
