Un’autentica prova di forza. Una vittoria ineccepibile. Facendo leva su un roster di assoluto valore, la matricola Torvaianica fa subito la voce grossa all’esordio assoluto della sua storia nel Campionato di Prima Categoria, espugna di larga misura il rettangolo di gioco dei cugini del Racing Club Tsl (0-5) e dimostra di avere tutte le carte in regola per pensare in grande anche in questa stagione. Il verdetto del campo, tutto sommato, non ammette repliche. La squadra del presidente Guiderdone, grande ex di turno per essere stato al timone del Tor San Lorenzo sino allo scorso mese di giugno, ha disputato una prova collettiva ai limiti della perfezione, ha deliziato con giocate degne di palcoscenici più importanti il discreto pubblico presente in tribuna nel rinnovatissimo impianto della Pineta dei Liberti e, soltanto per la bravura del numero uno rivale, Mirko Bergami, non è uscita dal campo con un punteggio più rotondo. L’estremo difensore rutulo, galvanizzato dal fatto di sfidare una delle big del girone, si è esaltato tra i pali, ha abbassato più volte la saracinesca della propria porta alle insidiose conclusioni degli avversari e, casomai ce ne fosse stato bisogno, ha ribadito sul campo di essere veramente un lusso per una categoria a carattere provinciale. A conquistare le classiche luci della ribalta tra le fila pometine, in assenza del talentuoso Seferi, costretto a dare forfait per infortunio, è stato il neoacquisto Andrea Lippolis, nuovo metronomo del centrocampo gialloblu, il quale ha dimostrato di avere le giuste qualità tecnico-tattiche, dopo gli illustri trascorsi nel pentacalcio, per fare la differenza anche su un rettangolo di gioco dalle dimensioni più grandi. L’ex pilastro della Mirafin, infatti, ha dato un saggio della sua classe cristallina, si è rivelato un costante punto di riferimento nella zona nevralgica per i suoi compagni di squadra e, a coronamento di una prestazione impeccabile sotto ogni punto di vista, ha bagnato l’esordio con la sua nuova squadra con una rete da cineteca. Il Racing Club Tsl, dal canto suo, approdato nella massima ribalta calcistica provinciale pochi giorni prima dell’esordio in campionato, ha disputato nel complesso una prova collettiva generosa, ha messo in mostra alcune individualità interessanti come il sopracitato Mirko Bergami, il difensore Gabriele Mancini e il bomber Casciani, ma nulla ha potuto contro una squadra programmata, nel corso dell’estate, per puntare senza mezzi termini al secondo salto di categoria consecutivo. La compagine ardeatina, tra l’altro, è stata penalizzata oltremisura dalla fiscalità del signor Giovarruscio di Roma 2, il quale ha estratto due cartellini rossi, nel corso del primo tempo, ai danni di Cristian Mancini e Gaito. Il primo ci poteva anche stare, ma il secondo è sembrato piuttosto eccessivo. Il Torvaianica, dunque, ha avuto ancora più vita facile a far valere la maggiore caratura tecnica. Ma andiamo con ordine. Mister Bottoni opta inizialmente per un 3-5-2, ma dopo pochi minuti rivede il proprio modulo di partenza e adotta un equilibrato 4-4-2. Il trainer ardeatino propone tra i pali Mirko Bergami, protetto da una linea di difesa composta dai centrali Gabriele Mancini e Miola e dagli esterni bassi Fernando Fortes e Chereches. L’esperto tecnico gialloverde, come preventivato, consegna le chiavi del centrocampo al binomio Christian Bergami e Cristian Mancini, assistito sulle corsie esterne da Gaito e Bouchari. Il compito di finalizzare la manovra di squadra, invece, spetta a Fabozzi e Casciani. Il Torvaianica, invece, si presenta in campo con il 4-3-3. Mister Salotti impiega in porta Solimeno e si affida in difesa al binomio Chianese-Colonnelli e ai fluidificanti Palumbo e Oliva. Il confermatissimo trainer gialloblu, nel massimo rispetto delle previsioni della vigilia, impiega in cabina di regia il neoacquisto Lippolis, supportato dagli esperti Torri e Ciccolini, i quali hanno il compito di presidiare la rispettiva zona di competenza e di supportare al meglio le punte. Al centro dell’attacco, invece, si sistema il bomber Celiani, che ha recuperato in pieno dal fastidioso infortunio, mentre agiscono leggermente più defilati gli sguscianti Zanobi a destra e Sammarco a sinistra. Passiamo alla cronaca. Il Torvaianica ha un ottimo approccio alla gara e, dopo soltanto tre minuti, sfiora la marcatura con una bella giocata sull’asse Lippolis-Sammarco. Il centrocampista, dalla propria metà campo, lancia in profondità l’attaccante, il quale aggredisce abilmente lo spazio vuoto e calcia di collo pieno dal limite dell’area. L’esperto Mirko Bergami, ben piazzato tra i pali, non si fa cogliere di sorpresa, toglie la sfera dall’angolo alto alla sua destra e, di fatto, compie il primo intervento di media difficoltà della gara. Il Racing Club Tsl, molto compatto tra i reparti, tiene bene il campo, chiude con autorità tutti i varchi agli avanti rivali e, al quarto d’ora, ha una ghiotta opportunità per passare in vantaggio con Casciani. La punta gialloverde scatta abilmente sul filo del fuorigioco, a seguito di una rapida verticalizzazione di Christian Bergami, si presenta minaccioso a tu per con Solimeno, ma a dispetto delle sue innate doti realizzative non ha la giusta freddezza al momento della conclusione in porta e permette all’estremo difensore rivale di sventare la minaccia con una provvidenziale respinta con i piedi. Pochi giri di orologio più tardi, gli ardeatini vanno nuovamente alla conclusione con Bouchari, il quale calcia in porta dal lato corto dell’area, ma Solimeno non si lascia sorprendere e fa sua la sfera in tutta tranquillità. Preso per mano dai giocatori di centrocampo, il Torvaianica avanza gradualmente il raggio d’azione e, nella fase centrale del tempo, sblocca il punteggio per merito di Sammarco, il quale approfitta di un’indecisione dei difensori rutuli, a seguito di una rapida verticalizzazione del solito Lippolis, e trafigge l’incolpevole Mirko Bergami proteso in uscita. Pochi minuti più tardi, tutto sommato, si registra uno degli episodi chiave della gara. Il grintoso Cristian Mancini rimedia per proteste il secondo cartellino giallo e costringe la sua squadra a giocare in inferiorità numerica. Mister Bottoni, di conseguenza, si trova costretto a fare di necessità virtù, passa al 4-4-1 e lascia in avanti il solo Casciani. Fermamente intenzionato ad incanalare quanto prima la gara nei binari più congeniali, il Torvaianica non molla la presa e, poco più tardi, allunga nel punteggio grazie a Ciccolini, il quale indovina l’angolino basso più lontano con una staffilata di prima intenzione dai venti metri. La squadra di Salotti, decisa a non fare sconti, chiude la prima frazione in crescendo e, a ridosso dell’intervallo, si crea i presupposti per incrementare il bottino di gol. Il merito è dello scatenato Sammarco, il quale si districa al meglio nel cuore dell’area e, al momento della conclusione in porta, viene atterrato da Gaito. Il fischietto capitolino, con eccessiva fiscalità, assegna il penalty ai pometini ed espelle il centrocampista rutulo per fallo da ultimo uomo. I giocatori del Racing Club Tsl contestano in massa tale decisione per la presenza di un altro difensore a ridosso della linea di porta, ma l’arbitro non torna sui suoi passi, lascia la compagine ardeatina in nove e fa riprendere il gioco con il tiro dal dischetto. Ad incaricarsi della trasformazione è lo specialista Celiani, il quale opta per una conclusione di giustezza, ma si fa ipnotizzare da Mirko Bergami, il quale capisce le sue intenzioni, si distende in tuffo sulla sua destra ed evita il peggio. La terza rete dei pometini, però, viene rimandata soltanto di pochi giri di lancette. Prima dell’intervallo, infatti, il Torvaianica cala il tris con lo stesso Celiani, abile a finalizzare da pochi passi l’ennesima sontuosa giocata imbastita sull’asse Lippolis-Sammarco. Nella ripresa, tutto sommato, il tema tattico della gara non cambia. Agevolato nel proprio compito dal fatto di giocare undici contro nove, il Torvaianica tiene saldamente in mano le redini del gioco e sfiora due volte la quarta rete nella stessa azione. Lo scatenato Oliva si esibisce in un perentorio affondo sulla corsia di sinistra e, appena arrivato in zona di tiro, calcia di collo pieno dal limite dell’area, ma trova la puntuale respinta di Mirko Bergami. Ad arrivare per primo sul pallone è Lippolis, il quale si accentra e indirizza la sfera sotto l’incrocio dei pali dal limite dell’area, ma il numero uno ardeatino compie l’ennesimo intervento prodigioso di giornata e, con grande mestiere, si rifugia in angolo. Il Torvaianica, non trovando particolare opposizione da parte degli avversari, continua a spingersi a pieno organico in avanti e colleziona numerose occasioni nitide da gol. Le più ghiotte capitano a Sammarco e Lippolis. Il primo, favorito da una disattenzione difensiva, entra in area, salta Mirko Bergami proteso in uscita e calcia in pratica a botta sicura, ma si vede strozzare in gola la gioia del gol da Gabriele Mancini, bravo a respingere la sfera proprio sulla linea di porta. Il centrocampista gialloblu, invece, sfiora la marcatura direttamente su punizione dal lato corto dell’area. Il numero undici pometino, con una perfetta parabola di sinistro, prova a piazzare la sfera sotto la traversa, ma Mirko Bergami compie un intervento plastico degno dei migliori numeri uno del pianeta, sventa l’ennesima minaccia e si guadagna giustamente gli applausi degli sportivi presenti in tribuna. Complice un vistoso calo fisico da parte degli avversari, la formazione allenata da Salotti, nelle battute conclusive della gara, riesce nel proprio intento di arrotondare ulteriormente il punteggio. A griffare la quarta rete, a coronamento di una prova individuale sopra le righe, è l’ottimo Oliva, il quale iscrive anche il suo nome nel registro dei marcatori con una chirurgica conclusione di sinistro dal limite dell’area. A mettere la classica ciliegina sulla torta su una prestazione collettiva ai limiti della perfezione, invece, ci pensa Andrea Lippolis che, a riprova della sua innata facilità di calcio, indovina l’incrocio dei pali alla sinistra di Mirko Bergami con una splendida esecuzione dai venticinque metri. Il Torvaianica, dunque, comincia con piglio autoritario le fatiche di campionato, mentre il Racing Club TSL, penalizzato in questa circostanza dalla doppia inferiorità numerica, dimostra di avere bisogno di qualche altra settimana di tempo per trovare la classica quadratura del cerchio.
Antonio Gravante
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