Una frenata inaspettata. Il Volley Team Pomezia interrompe la striscia vincente nel momento meno opportuno della stagione, si arrende al tie-break a una mai doma Polisportiva Roma 7 (3-2), compagine ampiamente alla propria portata che naviga nelle acque medio medio-basse della graduatoria, e lascia per strada due punti molto importanti in chiave play-off. Il sestetto allenato dal binomio Bertazzoni-Moretti, oltre ad accumulare ulteriore ritardo dall’incontrastata capolista Anzio Volley, sempre più vicina verso il traguardo promozione, subisce il sorpasso in classifica dal Cus Cassino, scivola al terzo posto e, tra l’altro, riduce rispettivamente a due e tre lunghezze il margine vantaggio nei confronti della NFA Saet e della Roma16Volley.it, vittoriose in scioltezza sulla Casa Vinicola Ciccariello Gaeta e sul Supino Volley. La gara comincia sotto il segno dell’equilibrio: le due contendenti proseguono a braccetto per i primi due terzi di set. Il sestetto pometino, preso per mano dal libero Morenzetti e dai centrali Kosecki e Nocini, alza in seguito la percentuale in tutti i fondamentali e prende il largo nel punteggio (20-24). La compagine capitolina, non avendo in pratica nulla da perdere, ha una rabbiosa reazione, si prende una bella dose di rischi e, grazie al prezioso apporto in termini di punti del martello Morazzini e dell’opposto Venditti, ristabilisce la parità in campo (25-25). Tale rimonta, però, non porta i frutti sperati. Il Volley Team Pomezia, decisamente più abituato sotto il profilo emotivo ad affrontare situazioni del genere, tira fuori il carattere, realizza i successivi due punti e sposta l’ago della bilancia dalla propria parte (25-27). Il secondo set, per grandi linee, ricalca quello d’apertura. Il punteggio rimane sempre in bilico a seguito dei provvidenziali time-out chiamati dai due tecnici, bravi a vanificare i tentativi di allungo dei rispettivi avversari di turno. Sono gli attacchi in questa fase ad avere il sopravvento sulle difese. Gli scatenati martelli D’Onofrio e Andrea Pantano e l’opposto Colella mostrano i muscoli tra le fila pometine. Non sono da meno, però, i capitolini Venditti e Morazzini, che mettono con regolarità la sfera a terra. Anche questa frazione, a riprova di un sostanziale equilibrio, si risolve sul filo di lana. La Polisportiva Roma 7, animata da una grande voglia di riscatto, prevale di stretta misura (25-23) e riporta la contesa in perfetta parità. Pungolato nell’orgoglio, il Volley Team Pomezia comincia il terzo periodo con piglio autoritario, fa leva sull’ottima prova di Moretti, bravo sia a sfruttare al meglio il turno di battuta che a smistare il gioco con la giusta sagacia tattica agli attaccanti, e prende il largo nel punteggio (6-14). Galvanizzata nel morale, la squadra allenata dal duo Moretti-Bertazzoni gioca in pratica sul velluto la seconda parte del parziale, costringe gli avversari a racimolare soltanto quindici punti (15-25) e passa nuovamente in vantaggio. La formazione pometina, alla ripresa delle ostilità, continua ad esprimersi su buoni livelli, capitalizza al meglio il turno in battuta di Moretti e piazza un importante break (0-5). La Polisportiva Roma 7, però, dimostra di avere carattere e grinta da vendere, sfrutta al meglio qualche errore di troppo non forzato dei rossoblu e rimette le cose a posto (7-7). La compagine capitolina, sulle ali dell’entusiasmo, continua a farsi preferire sotto rete e acquisisce alcuni punti di vantaggio. Successivamente il sestetto rossoblu prova a rientrare in partita. Nonostante gli sforzi profusi, Pantano e soci non riescono a recuperare lo svantaggio accumulato in precedenza, mandano giù il calice amaro della seconda rimonta degli avversari (20-25) e, per forza di cose, non possono fare altro che giocarsi il tutto per tutto alla quinta e decisiva frazione. Consapevole dell’importanza della posta in palio, il sestetto pometino comincia il tie-break sotto i migliori auspici e, grazie ad alcune schiacciate vincenti dei soliti D’Onofrio e Andrea Pantano, si porta a una passo dal colpo grosso (9-12). Il Volley Team Pomezia, però, rallenta proprio sul più bello, subisce il ritorno dei grintosi avversari, bravi a loro volta a spostare definitivamente l’ago della bilancia dalla propria parte (15-13), racimola soltanto un punticino e, tra mille rammarichi, si trova costretto a cedere la piazza d’onore al Cus Cassino proprio alla vigilia del confronto diretto.
Antonio Gravante
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