Trascinata dagli scatenati Gaspari e Nardini, autori di una doppietta a testa, l’Indomita Pomezia sbriga in scioltezza, davanti ai propri sostenitori, la pratica Valle Martella (4-1), riparte di slancio dopo il ko con lo Sporting San Cesareo e si conferma quinta forza del girone. I ragazzi della presidentessa Padula, però, guadagnano tre punti preziosi nei confronti del Casal Barriera e del Ceccano. La prima sconfitta di misura in casa dallo Sporting Montesacro, mentre la seconda costretta a osservare un turno di stop forzato previsto dal calendario. I gialloneri cominciano la gara a spron battuto e impiegano soltanto tre minuti per aprire le danze con il solito Gaspari, bravo a ricoprire al meglio il ruolo di terminale offensivo di una lineare azione manovrata. I gialloneri, sulle ali dell’entusiasmo, timbrano per la seconda volta il classico cartellino con Nardini, cinico a trafiggere Sequenza dall’interno dell’area sugli sviluppi di un’azione in fotocopia della marcatura precedente. L’Indomita Pomezia, per nulla appagata dal duplice vantaggio, poco prima della mezz’ora, cala il tris con l’ottimo Nardini, il quale fa valere anche in questo caso le sue acclarate doti di bomber di razza, firma la doppietta personale e si conferma un rinforzo dicembrino veramente azzeccato. La formazione allenata da Leonardo Aiello continua a spingere a fondo il piede sul pedale dell’acceleratore e, poco prima dell’intervallo, va a segno per la quarta volta con lo scatenato Gaspari, il quale iscrive nuovamente il proprio nome a referto e blinda, con quarantacinque minuti d’anticipo, la tredicesima vittoria in campionato. La ripresa, tutto sommato, viene giocata soltanto per onor di firma. La Valle Martella, al quarto d’ora, si toglie la parziale soddisfazione di realizzare la classica rete della bandiera con Ceccarelli, il quale infila Franzuti su calcio di rigore. Ma tale marcatura serve soltanto per le statistiche. L’Indomita Pomezia esce dal campo tra gli applausi dei propri sostenitori e rimane con pieno merito nel gruppetto che ruota nell’orbita dei play-off.
Antonio Gravante
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