
Una prova collettiva decisamente non all’altezza delle proprie potenzialità. E’ doveroso ammetterlo. Senza fare tanti giri di parole. L’Anzio Basket comincia nel peggiore dei modi gli impegni esterni in campionato, incassa un pesante passivo dal Sora (81-58) e rimane ancora fermo al palo in compagnia di Virtus Aprilia, Cassino, Frassati e Frascati, tutte costrette a issare bandiera bianca, nei primi ottanta minuti ufficiali, di fronte alle rispettive rivali. Il quintetto neroniano sbaglia completamente l’approccio alla gara, non riesce a trovare la via del canestro nei primi quattro giri di orologio e si ritrova subito sotto di tredici lunghezze (13-0). Coach Mei corre ai ripari e chiama un time-out, ma non riesce a dare la giusta sferzata sotto il profilo emotivo ai suoi ragazzi per entrare in partita. L’Anzio Basket, tutto sommato, si sblocca in attacco con un paio di canestri della coppia Anderlucci-Conte, ma lascia a desiderare in fase difensiva e consente alla “vecchia guardia” ciociara, composta da Serra-Di Pippo-Ausiello, di incrementare il divario e consentire al Sora di chiudere il primo semitempo nettamente avanti nel punteggio (28-10). L’Anzio Basket prova a rimboccarsi le maniche dopo il riposo corto e riduce leggermente le distanze grazie a un paio di rimbalzi in attacco di Nisi e all’unica tripla di serata di Pecetta, ma poi i padroni di casa alzano nuovamente il ritmo e arrivano all’intervallo con la dote di diciassette punti di vantaggio (42-25). I bianconeri, sulle ali dell’entusiasmo, continuano a esprimersi ai massimi livelli al rientro dagli spogliatoi e, grazie all’esperienza del duo Ausiello-De Pippo e al prezioso apporto di Rota, si tolgono la soddisfazione di doppiare i neroniani nel punteggio (54-27). La panchina anziate ricorre nuovamente al minuto di sospensione, ma i canestri di Anderlucci e Conte vengono resi vani dalle solite amnesie difensive, che consentono ai ciociari di gestire in scioltezza la situazione favorevole e chiudere il terzo periodo sopra di diciannove punti (61-42). Gli ultimi dieci minuti, di conseguenza, sono una pura e semplice formalità per i ciociari. Coach Calcabrina si permette il lusso di dare spazio a tutti i giocatori. Cambiando l’ordine degli effettivi, però, il risultato non cambia. Il Sora, in chiusura di match, ritocca ulteriormente il vantaggio e infligge un pesante passivo a Nardi e compagni (81-58), i quali hanno fatto decisamente un passo indietro rispetto alla buona prova, seppur con sconfitta, disputata all’esordio contro la corazzata Supernova Fiumicino.
Antonio Gravante
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