Un perentorio riscatto. Fermamente intenzionata a riscattare l’inopinata debacle incassata nel turno precedente sul campo della nuova capolista Circolo Canottieri Lazio, una motivatissima United Pomezia, nonostante le pesanti defezioni di De Cicco, Petrucci e Bonci, sfodera una prova collettiva di grande sacrificio e di notevole qualità, rifila un punteggio tennistico alla Spes Poggio Fidoni (6-2) e aggancia al sesto posto in classifica la matricola Aranova. Il quintetto di Caporaletti parte forte, prende subito in mano le redini del gioco e piazza un micidiale uno-due con Cerchiari, bravo a sfruttare al meglio, in rapida successione, gli assist di Zanobi e Lorenzoni e griffare il duplice vantaggio rossoblù. La compagine sabina, costretta a sua volta a rinunciare al prezioso apporto del talentuoso laterale argentino Batiz, si rimbocca le maniche e dimezza le distanze con Piras. Tale marcatura carica sotto il profilo emotivo i reatini, i quali provano generosamente a ricucire lo strappo. La squadra di Caporaletti, a quel punto, alza l’asticella del livello di concentrazione, vanifica il veemente forcing degli avversari, si difende con ordine e getta alle ortiche due nitide occasioni di rimessa con Nicolini e Ceccarelli, i quali non sfruttano al meglio due situazioni di superiorità numerica. La United Pomezia chiude il primo tempo in avanti e realizza altre due reti. A calare il tris ci pensa Lorenzoni. Il capitano incastra imparabilmente la sfera sotto la traversa. Successivamente ci pensa Iozzi a portare i temuti rivali di turno a distanza di sicurezza. Il laterale ricopre al meglio il ruolo di terminale offensivo di uno schema applicato su calcio d’angolo e permette ai propri compagni di guadagnare la via degli spogliatoi con la dote di tre lunghezze di vantaggio. Il punteggio, taccuino alla mano, cambia di nuovo nella prima parte della ripresa. La Spes Poggio Fidoni realizza la rete del raddoppio con Daricca, cinico a finalizzare da pochi passi un pregevole spunto personale di Piras. La squadra pometina, onde evitare spiacevoli problemi, riporta gli avversari di turno a distanza di sicurezza con l’ottimo Iozzi, il quale firma la doppietta personale con una splendida conclusione dalla media distanza. La generosa compagine dell’Alto Lazio, nelle battute finali della gara, schiera il quinto giocatore di movimento in fase di costruzione della manovra. La United Pomezia, però, copre al meglio tutti gli spazi e consente ad Andracchio, subentrato a partita in corso al posto di Ambrogi, di non correre particolari pericoli. La formazione del presidente Andrea De Stefano chiude definitivamente i conti con Armenia, il quale fa centro nella porta sguarnita dalla propria metà campo e rende ancora più rotondo il successo del rilancio in classifica.
Antonio Gravante
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