L’Ostiamare saluta i propri tifosi con un pareggio casalingo. La formazione del presidente Di Paolo si fa imporre la spartizione della posta dall’Altetico Uri (1-1), compagine che in virtù di tale risultato vince la volata con il Latte Dolce Sassari e ottiene la riconferma diretta nella categoria, racimola il secondo punto nelle ultime cinque giornate di campionato e archivia l’ennesima avventura consecutiva in Serie D in settima posizione a pari merito con la Cynthialbalonga, reduce a sua volta dal pareggio esterno sul campo della Boreale. Mister Campagna, per l’occasione, deve rinunciare all’apporto di qualche pedina inamovibile del proprio scacchiere, costretta a dare forfait per infortunio. Ma questa non può essere una giustificazione. I biancoviola si sono espressi al di sotto delle proprie potenzialità contro una squadra che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo per ottenere il punto della matematica salvezza. Dopo una prima fase di studio, gli isolani rompono gli indugi con Ravot, il quale va al tiro da posizione leggermente defilata. Il giovane Valori, ben piazzato tra i pali, fa buona guardia e blocca il pallone con sicurezza. L’Ostiamare, pochi giri di orologio più tardi, replica ai rivali di turno con Barlafante, il quale si districa al meglio tra due avversari e calcia di collo pieno, ma si vede voltare le spalle dalla dea bendata. La sua conclusione si stampa sull’incrocio dei pali. L’Atletico Uri, con il passare dei minuti, si mostra più propositivo e, poco prima della mezzora, sblocca il punteggio per merito di Jah, lesto a correggere in fondo al sacco, con un bell’intervento in estirada, una punizione calciata da Esposito. I lidensi accusano il colpo, faticano a reagire e guadagnano la via degli spogliatoi in svantaggio di una rete. La formazione isolana parte forte nella ripresa e sfiora il raddoppio con Cannas, il quale costringe Valori a una provvidenziale deviazione in angolo. La squadra di Campagna, a quel punto, ha un’impennata d’orgoglio, avanza il baricentro e, all’ottavo minuto, perviene al pareggio con Bernardini, il quale sfrutta al meglio un assist di Mencagli e fa centro da pochi passi. Nell’ultimo terzo di gara, tutto sommato, non accade nulla di eclatante: le due squadre non riescono a pungere in fase offensiva e, al triplice fischio, escono dal campo con un punto a testa in tasca. L’Atletico Uri, tutto sommato, può esultare per aver centrato la salvezza diretta, mentre l’Ostiamare, costretta a terminare la gara in dieci per l’espulsione, a ridosso del triplice fischio, di capitan Sbardella, termina le fatiche di campionato come settima forza del girone, piazzamento nettamente inferiore sia alle proprie potenzialità che ai programmi societari.
Antonio Gravante
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