La motivatissima Neroniana prosegue in scioltezza il cammino perfetto tra le mura amiche del Pala Rinaldi. Dopo aver rifilato un punteggio tennistico alla Virtus San Giustino nella prima giornata di campionato, la squadra allenata da mister Fabrizio Gentile, nel massimo rispetto dei pronostici della vigilia, travolge il malcapitato fanalino di coda Frassati (5-0), opera il sorpasso alla Ludis Italica e balza al secondo posto in classifica a pari merito con l’Atletico Roccamassima, vittorioso a sua volta di stretta misura sulla FG Blaugrana. La formazione tirrenica parte subito forte e, al quarto minuto, trova già la via del gol per merito di Agazio Riitano, lesto a ricopre il ruolo di terminale offensivo di una perfetta uscita pressing. La Neroniana tiene bene il campo nella fase centrale del tempo, sciorina svariate azioni manovrate di pregevole fattura e, al minuto numero venti, consolida il vantaggio con Novelli. L’ex Lele Nettuno si fa trovare al posto giusto al momento giusto, finalizza una splendida azione in velocità e permette alla sua squadra di andare al riposo avanti di due reti. I padroni di casa calano il tris nella prima parte della ripresa con il solito Francesco Riitano, il quale elude la marcatura dei difensori rivali, grazie a una splendida triangolazione con suo fratello Agazio, e infila da pochi passi il portiere proteso in uscita. Forte di un rassicurante margine di vantaggio, la squadra allenata da Gentile va a segno per la quarta volta sempre con Francesco Riitano, il quale firma la doppietta personale al termine di un delizioso “dai e vai” con Agazio Riitano. La quinta e ultima marcatura si registra cinque minuti prima del triplice fischio. La Neroniana fa cinquina con l’incontenibile Francesco Riitano, il quale iscrive per la terza volta il proprio nome del registro dei marcatori grazie a uno schema applicato alla perfezione su calcio piazzato, si toglie la soddisfazione personale di realizzare una tripletta per la seconda giornata consecutiva e mette la classica ciliegina sulla torta su un’affermazione ampiamente meritata.
Antonio Gravante
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