Buona volontà non fa rima con risultato. Un generoso Fiumicino, nonostante gli sforzi profusi, non riesce a sfruttare al meglio il fattore campo nel turno preliminare di Coppa Italia di Eccellenza, si inchina alla lotteria dei calci di rigore alla Città di Paliano (6-7) e si trova costretto a salutare subito la competizione tricolore. La compagine aeroportuale ha un ottimo approccio alla gara e sfiora la marcatura con Bizzocchi, il quale prova a ricoprire il ruolo di terminale offensivo di un pregevole uno-due imbastito sull’asse Sargolini-Di Michele, ma la sua conclusione termina di poco sul fondo. La squadra allenata da Russo, a metà periodo, risponde ai rivali di turno con Gabrielli, il quale si vede chiudere lo specchio della porta dal bravo Iurgens. Sulla susseguente ribattuta del portiere di casa, lo stesso Gabrielli serve un assist al bacio al meglio piazzato De Stefano, che da distanza più che favorevole si vede negare la gioia del gol dalla traversa. Trascorrono pochi minuti e la sfida del “Desideri” si sblocca. La Città di Paliano passa a condurre con Denni. Il centrocampista, con una precisa conclusione dai diciotto metri, trafigge Iurgens e si conferma una pedina importante dello scacchiere di mister Russo. La formazione frusinate prova a sfruttare il momento positivo e, poco più tardi, sfiora il raddoppio con l’ottimo De Stefano, il quale lambisce il palo più lontano con una splendida conclusione a giro. Animato da una grande voglia di rivalsa, il Fiumicino avanza il baricentro nel corso della ripresa, si riversa con maggiore regolarità nella metà campo rivale e, a partire dal minuto numero diciotto, beneficia anche della superiorità numerica: Fiore rimedia il secondo cartellino giallo e finisce anzitempo sotto la doccia. La squadra guidata da mister Lodi, nel momento topico del match, alza ulteriormente il ritmo e, poco dopo la mezzora, vede premiati i propri sforzi con la rete del pareggio griffata da Bartocci, bravo a infilare Reali sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina e a ristabilire l’equilibrio in campo. Galvanizzati nel morale, gli aeroportuali si spingono a pieno organico in avanti e riescono a trovare per la seconda volta la via del gol con Lombardi, il quale trafigge Reali con una splendida giocata in acrobazia. Il direttore di gara, però, annulla tale marcatura per un presunto contatto in piena area tra due giocatori rivali prima della conclusione in porta dell’esterno. I ragazzi allenati da Lodi continuano a pigiare a fondo il piede sul pedale dell’acceleratore e sfiorano due volte il raddoppio con il solito Trinchi, il quale prima colpisce in pieno l’incrocio dei pali sugli sviluppi di un tiro da fermo dalla trequarti campo, poi calcia magnificamente una punizione dal limite dell’area, ma esalta i riflessi di Reali, lesto a sua volta ad evitare il peggio con un intervento strappa-applausi. Successivamente non accade più nulla sino al novantesimo. Per stabilire la squadra vincitrice, tutto sommato, è necessaria una lunga sequenza di calci di rigore. Sedici per l’esattezza. A pesare come un macigno è l’errore dal dischetto di Lombardi, il quale si fa ribattere il tiro da Reali, non riesce a pareggiare il penalty trasformato in precedenza da Borgia e consente alla compagine della provincia di Frosinone di staccare il pass per il primo turno di Coppa Italia di Eccellenza.
Antonio Gravante
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