Una sconfitta piuttosto pesante sia per quanto concerne il risultato del campo che per il morale. Il Parma Letale semina ma non raccoglie nell’ottava giornata di campionato, stecca lo scontro diretto con il Bracelli Club (4-1) e scivola al penultimo posto in classifica a pari merito proprio con i rivali di turno. La compagine del X Municipio ha un buon impatto sulla gara, sviluppa una discreta mole di gioco, ma accusa le classiche polveri bagnate e, nei primi giri di orologio, getta alle ortiche delle ghiotte opportunità per spezzare l’equilibrio. Il Bracelli Club, dal canto suo, fa del cinismo la sua dote principale e capitalizza al massimo la prima occasione propizia per merito di Lavagna, bravo a incastrare la sfera nell’angolino al termine di un rapido capovolgimento di fronte. Il quintetto allenato da mister Fantozzi prova a reagire, ma a trovare per la seconda volta la via del gol sono i padroni di casa sempre con Lavagna. I lidensi contestano tale marcatura per un vistoso fallo commesso ai danni di Martella nella zona nevralgica del campo, ma la coppia arbitrale non ravvisa alcuna irregolarità e fa riprendere il gioco dal centro del campo. Il Parma Letale, dopo l’intervallo, si spinge generosamente in avanti nella speranza di accorciare le distanze, ma nel momento di maggiore pressione subisce di rimessa la terza rete. A griffare il proprio nome nel registro dei marcatori è ancora lo scatenato Lavagna, il quale indirizza la sfida tutta in discesa e si toglie la soddisfazione personale di siglare il classico hat-trick. La compagine lidense, a sette minuti dalla conclusione del match, riesce a trovare la via del gol: Ruzzier infila il portiere di casa con una precisa conclusione dalla media distanza. Il Parma Letale, a quel punto, inserisce il power-player nella speranza di riaprire le sorti della gara. Il Bracelli Club, però, si conferma all’altezza della situazione, copre al meglio tutti gli spazi e chiude definitivamente i conti con Tramontano, il quale sigla la quarta rete di squadra, smorza definitivamente le velleità di Fiorito e compagni e rende più rotonda la vittoria che vale l’aggancio in classifica ai lidensi.
Antonio Gravante
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