La Città di Pomezia semina tanto, ma non raccoglie in proporzione alla mole di gioco prodotta nell’arco dei novanta minuti. La squadra del presidente Antonio Maniscalco si fa imporre la divisione della posta casalinga dalla Vis Santa Maria delle Mole (1-1), colleziona il settimo punto in campionato, ma perde leggermente contatto dalla capolista Arco di Travertino, cinica a sua volta a fare bottino pieno nella tana della Virtus Anzio. I rossoblù partono bene, sciorinano una manovra lineare e, a riprova di un maggior possesso palla, sbloccano il punteggio, alla mezz’ora esatta, per merito di Cariello, bravo a finalizzare dall’interno dell’area una pregevole azione corale. L’ex Indomita Pomezia e Virtus Ardea lascia abilmente sul posto un difensore marinese e trafigge di giustezza l’incolpevole Fracassi. La Città di Pomezia, prima dell’intervallo, ha la possibilità di consolidare il vantaggio con lo stesso Cariello, il quale scatta abilmente sul filo del fuorigioco e opta per il pallonetto con il portiere proteso in uscita, ma calibra male la parabola e spedisce il pallone clamorosamente sopra la traversa. Successivamente ci prova il generoso Campo a portare i rivali di turno a distanza di sicurezza, ma la sua conclusione dal limite dell’area si stampa sulla base del palo. La Vis Santa Marina delle Mole si rimbocca le maniche in apertura di ripresa e, al dodicesimo giro di orologio, trova la giocata giusta per pareggiare i conti con un’astuta combinazione in verticale: Raparelli si incunea tra Giacoia e Chisari, sugli sviluppi di un lungo lancio dalle retrovie di un compagno, e infila l’incolpevole Solimeno proteso in uscita. Mister Bacchiocchi, a quel punto, effettua qualche cambio mirato e getta nella mischia Issouf Traorè, arrivato soltanto tre mesi fa dal Mali a Lampedusa. La società pometina, con grande sensibilità, ha avviato per lui e altri quattro ragazzi extra-comunitari un processo di integrazione. Proprio l’esterno di origine africana fornisce a Federico Tortora un assist perfetto. Il centrocampista pometino ha la possibilità di calciare il classico rigore in movimento, ma pecca di cinismo, tira troppo debolmente e consente a Fracassi di bloccare la sfera senza soverchie difficoltà. I padroni di casa provano sino alla fine del match a spostare l’ago della bilancia dalla propria parte. Le occasioni migliori capitano al baby De Simone (classe 2003), il quale calcia due volte dall’interno dell’area, ma in entrambi i casi si fa ribattere la conclusione da un difensore rivale. La Città di Pomezia, dunque, archivia con un pareggio la prima delle due gare consecutive casalinghe previste dal calendario e, tutto sommato, non può fare altro che mordersi le mani per aver gettato alle ortiche svariate occasioni nitide dal gol.
Antonio Gravante
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