Il Real Aprilia rimane fermo al palo. Questo è il verdetto della giornata d’apertura del Campionato di Seconda Categoria. La squadra allenata da Di Pietro si arrende alla distanza a un quadrato Borgo Santa Maria, incassa una sconfitta all’inglese (0-2) e si trova costretta per il momento a ricoprire, a pari merito con altre quattro formazioni, lo scomodo ruolo di fanalino di coda del girone. La prima frazione risulta sostanzialmente equilibrata. Gli apriliani provano a sfruttare al meglio le potenzialità del proprio reparto avanzato, ma non riescono a pungere negli ultimi sedici metri. Il pacchetto arretrato borghigiano, grazie a un perfetto sincronismo nei movimenti, vince nettamente il confronto a distanza con Mango e compagni. La squadra guidata da Furlan, ex trainer del Nettuno, dal canto suo, ha due occasioni favorevoli sugli sviluppi di altrettanti tiri dalla bandierina con Santi e Bernardini, i quali calciano entrambi da posizione favorevole, ma falliscono il bersaglio grosso. Dopo l’intervallo, i due allenatori gettano nella mischia alcune forze fresche, nella speranza di spostare l’ago della bilancia dalla propria parte. Le mosse decisive si rivelano quelle del trainer ospite. Il Borgo Santa Marina, infatti, cambia marcia con l’inserimento in campo di Smiles e Pellegrini, i quali garantiscono maggiore qualità e quantità. La gara, taccuino alla mano, si decide intorno alla mezzora. La squadra allenata da Furlan sblocca il punteggio proprio con Smiles, il quale trasforma un calcio da fermo con un beffardo tiro-cross da posizione piuttosto defilata. Il Real Aprilia, a quel punto, produce il massimo sforzo nella speranza di ricucire lo strappo, ma nonostante la buona volontà non riesce a trovare la via del gol. La seconda rete, invece, si registra in piena zona Cesarini. Nel momento di maggior pressione dei ragazzi allenati da Di Pietro, protesi in avanti alla disperata ricerca della rete del pareggio, il Borgo Santa Maria chiude definitivamente i conti per merito di Macciocca e, di riflesso, costringe Mauriello e compagni ad uscire dal campo a mani vuote.
Antonio Gravante
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