La capolista Indomita Pomezia torna al “Maniscalco” con il classico dente avvelenato. Animata dalla ferma volontà di riscattare la sconfitta subita nella stracittadina con la Città di Pomezia, la squadra del binomio Padula-Spina vince e convince contro una coriacea Virtus Ardea (2-3), principale rivelazione del girone, si laurea con pieno merito campione d’inverno e si conferma la principale candidata al salto di categoria. Il valore aggiunto dei pometini, anche in questo caso, si è rivelato il bomber Flavio Cristofari, il quale ha messo a segno una doppietta, continua ad avere una media di oltre un gol a partita e si conferma un giocatore meritevole di calcare palcoscenici di maggior prestigio. Passiamo alla cronaca. Il primo episodio degno di nota è di marca ardeatina. La squadra di Del Grosso mette i brividi alla prima della classe direttamente su punizione dalla media distanza. Lo specialista Caratelli spedisce la sfera di poco a lato del palo alla destra di Spina. L’Indomita Pomezia ha una generosa reazione e, nei minuti seguenti, va vicinissima al vantaggio con Mariani, il quale scatta abilmente sul filo del fuorigioco, entra in area, ma la sua conclusione a incrociare termina sul fondo. La formazione pometina continua a spingersi in avanti e, a metà periodo, passa a condurre con la complicità di un grossolano errore dell’estremo difensore di casa. D’Amanzo dalla trequarti campo sinistra crossa al centro dell’area, Politi non trattiene la sfera e per l’accorrente Cristofari diventa una semplice formalità iscrivere il proprio nome a referto. La Virtus Ardea riordina subito le idee, avanza leggermente il baricentro e, in chiusura di tempo, rimette le cose a posto con Guerra. L’ex bomber del Real Marconi Anzio fa valere la sua prestanza fisica in piena area, gira di testa in fondo al sacco un preciso cross dalla sinistra di Daniele Mancini Senior e consente alla sua squadra di andare al riposo sul punteggio in perfetto equilibrio. Il derby pometino-ardeatino risulta piuttosto combattuto anche nella ripresa. Le due contendenti provano a sfruttare al meglio le rispettive caratteristiche tecniche. Il punteggio, però, cambia per la terza volta in maniera piuttosto del tutto occasionale. Il solito Cristofari si incarica della battuta di una punizione dalla trequarti campo sinistra, crossa al centro dell’area per i propri “saltatori” e trova la sfortunata deviazione di Caratelli, che tocca la sfera di quel tanto che basta per eludere l’intervento del proprio portiere e per realizzare la più classica delle autoreti. L’Indomita Pomezia, a metà frazione, consolida il vantaggio con una splendida rete di Seferi. L’ex Lavinio Campoverde, sugli sviluppi di un passaggio per vie orizzontali di Mariani, prende la mira dai venti metri e, con un chirurgico sinistro a giro, incastra il pallone a fil di palo, nonostante il disperato intervento in tuffo di Politi, e mette una seria ipoteca sulla conquista dei tre punti in palio. La Virtus Ardea, malgrado il morale sotto i tacchi, prova a reagire e accorcia le distanze per merito di Daniele Mancini Junior. Il centrocampista gialloblu trasforma magistralmente un calcio di punizione, incastra la sfera sotto l’incrocio dei pali alla destra dell’incolpevole Spina e rende più incerto il finale di gara. L’Indomita Pomezia, però, gestisce al meglio la situazione favorevole, conquista tre punti di platino nella tana di una delle sue immediate inseguitrici e arriva con pieno merito da prima forza del raggruppamento alla boa di metà campionato.
Antonio Gravante
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