Animata dalla ferma volontà di farsi perdonare dai propri sostenitori l’uscita di scena in semifinale di Coppa Italia per mano del Montespaccato, l’Unipomezia chiude in bellezza il girone di andata, batte a domicilio il temuto Arce (0-1) e arriva alla boa di metà campionato con ben quattro lunghezze di vantaggio proprio nei confronti della squadra allenata da Bussone, vittoriosa a sua volta praticamente in scioltezza sul fanalino di coda C.S. Primavera. La compagine ciociara scende in campo senza alcun timore reverenziale e, dopo otto minuti, costruisce una nitida occasione da gol con il cross di Jallow per Bernasconi, il quale si presenta in leggero ritardo all’appuntamento per piazzare la stoccata vincente. La squadra di Ciardi continua a esprimersi su ottimi livelli per tutta la prima frazione, ma il pacchetto arretrato pometino vince nettamente il confronto a distanza con Pagliaroli e soci e permette a Marcianò di limitarsi a compiere interventi dal basso coefficiente di difficoltà. Dopo l’intervallo, la formazione del presidente Valle cambia decisamente marcia e avanza di una decina di metri il baricentro. I pometini, all’ottavo giro di orologio, provano a spezzare l’equilibrio con Corsetti. Il talentuoso trequartista spedisce la sfera di poco sopra la traversa della porta custodita da Della Pietra. Sul susseguente capovolgimento di fronte, Jallow prova a servire nel cuore dell’area l’accorrente Remolo, ma Binaco capisce le sue intenzioni, effettua al meglio la diagonale ed evita il peggio. La capolista, subito dopo, trova il classico bandolo della matassa per sbloccare il risultato. Il generoso Valle si fa valere sulla corsia mancina e crossa teso al centro dell’area per Dos Santos, il quale lascia sul posto la coppia centrale di difesa rivale e infila con un tocco morbido l’incolpevole Della Pietra. L’Arce si rimbocca subito le maniche, ma l’unico spunto di rilievo è un colpo di testa di Gallo, che non centra di poco lo spazio delimitato dai tre legni. I rossoblù, poco dopo la mezz’ora, provano a mettere in cassaforte l’intero bottino con Valle. Il numero dieci calcia dalla distanza, ma la sua mira non è quella dei giorni migliori. Il pallone termina sopra la traversa. Poco male. L’Unipomezia gestisce al meglio il minimo vantaggio sino al triplice fischio dell’arbitro, batte a domicilio un’avversaria di buona caratura tecnica e mette in cascina altri tre punti preziosi in chiave promozione.
Antonio Gravante
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