Una sconfitta pesantissima sia per il morale che per la classifica. Il Fiumicino stecca anche il derby del Tirreno con l’Academy Ladispoli (1-0), prolunga a quattro giornate la striscia negativa e conclude nel peggiore dei modi il girone di andata. La formazione guidata da mister Lodi, in virtù di tale risultato, subisce il sorpasso dei rivali di turno e scivola mestamente al terzultimo posto con due lunghezze di vantaggio nei confronti di Ottavia e Luiss, che ricoprono il ruolo di fanalini di coda del girone. Dopo una prima parte di gara senza particolari sussulti, la formazione del presidente Munaretto va vicinissima alla marcatura sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina battuto dalla destra da Ferrentino: Palmieri svetta più alto di tutti, ma non inquadra di pochissimo lo specchio della porta. I ragazzi di Bosco, nei minuti seguenti, provano a far breccia nella difesa rivale soprattutto con Cifarelli, il quale mette in un paio di circostanze in apprensione Di Loreto e compagni. Il match dell’Angelo Sale si sblocca, al trentaduesimo giro di lancette, a seguito di una vera e propria prodezza balistica. L’Academy Ladispoli passa a condurre con Polucci, il quale intercetta un corto rinvio degli avversari all’altezza dei venti metri, prende la mira e, con un’esecuzione millimetrica, incastra la sfera sotto l’incrocio dei pali alla destra di Iurgens. L’ultima azione importante del primo tempo è dei ragazzi di mister Lodi: De Nicola, servito da Sergolini, tenta la conclusione in corsa dal limite dell’area. Buona l’intenzione, leggermente imprecisa la mira. La ripresa, invece, comincia con un’occasionissima per i padroni di casa. L’ottimo Polucci, dalla corsia sinistra, serve un pallone con il classico contagiri per Selvadagi, il quale pecca di cinismo e fallisce clamorosamente il bersaglio grosso da distanza più che favorevole. Il Fiumicino, nell’ultimo terzo di gara, si spinge generosamente in avanti a testa bassa nella speranza di recuperare la rete di svantaggio. Ma buona volontà non fa rima con rimonta. Trinchi e soci, nonostante gli sforzi profusi, tornano a casa a mani vuote e, a seguito dei risultati conseguiti sugli altri campi, allargano ulteriormente la forbice tra la propria posizione e l’ultima piazza utile per ottenere la riconferma diretta nella categoria.
Antonio Gravante
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