Consapevole di non potersi permettere il lusso di accusare ulteriori passaggi a vuoto, il fanalino di coda Torrino getta il cuore oltre l’ostacolo, sfrutta al meglio il turno casalingo nello scontro diretto con lo Sporting Ariccia (1-0) e rialza le proprie quotazioni stagionali. La formazione allenata da Alfonsi, in virtù di tale successo, interrompe una striscia negativa di tre giornate, opera il sorpasso nei confronti dei castellani e aggancia a quota otto punti il Bellegra, sconfitto a sua volta in piena zona Cesarini dal lanciatissimo Rodolfo Morandi. I capitolini scendono in campo con la giusta carica emotiva e, dopo cinque minuti, spezzano l’equilibrio al termine di una bella azione manovrata. Il generoso Di Maggio, dalla trequarti campo, serve nei pressi del vertice dell’area Sofia. L’attaccante, a sua volta, calibra un cross perfetto per la testa del neoacquisto Fiorini, il quale non si lascia sfuggire l’occasione favorevole, infila da pochi passi Coppotelli e indirizza il match del “Tobia” nei binari giusti. Lo Sporting Ariccia, nella fase centrale del tempo, sfiora la parità su calcio da fermo. Lo specialista Marrocco lambisce l’incrocio dei pali con una splendida conclusione dai diciotto metri a scavalcare la barriera. I ragazzi allenati da Di Marco, poco più tardi, hanno una ghiotta opportunità per ristabilire l’equilibrio con Loggello, il quale tira il classico rigore in movimento, ma la sua conclusione risulta troppo centrale: Salzano si limita a compiere un intervento di ordinaria amministrazione. La prima occasione degna di nota della ripresa è di marca castellana: Laudati, sugli sviluppi di una rapida ripartenza innescata da Termine, calcia in corsa da posizione leggermente defilata, ma l’attento Salzano non si lascia cogliere di sorpresa e blocca la sfera con una sicura presa bassa. Successivamente il Torrino ha la chance per allungare nel punteggio con Polisini, il quale calcia al volo da posizione favorevole, a seguito di un lancio illuminante dalla trequarti campo di Ciorciolini, ma esalta i riflessi di Coppotelli, bravissimo a sventare la minaccia con una provvidenziale respinta d’istinto. I capitolini, poco più tardi, rimangono in dieci: Gingillo rimedia il secondo cartellino giallo e costringe i suoi compagni a giocare con un uomo in meno le ultime fasi del match. Nonostante l’inferiorità numerica, nei restanti minuti ancora da giocare, le occasioni migliori sono dei capitolini. Prima Fiorini si presenta a tu per tu con Coppotelli, sugli sviluppi di una bella giocata in parallela, ma si vede chiudere lo specchio della porta dal bravo numero uno rivale, poi Ceniccola fallisce clamorosamente un calcio di rigore. La sua conclusione dagli undici metri termina sopra la traversa. La formazione di Alfonsi, malgrado le clamorose occasioni fallite in chiusura di match, conduce ugualmente in porto la preziosa vittoria, conquista tre punti di platino in chiave salvezza e ritrova una maggiore fiducia nelle proprie potenzialità.
Antonio Gravante
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