Sette punti su dodici a disposizione. Gli Allievi Regionali del nostro territorio archiviano le prime fatiche di campionato con un bilancio di due vittorie, un pareggio e una sconfitta. Anziolavinio e Virtus Nettuno hanno conquistato al primo tentativo l’intero bottino, la Clembofal ha ottenuto un prezioso pareggio esterno, mentre l’Aprilia è stata costretta a mandare giù il calice amaro della sconfitta. La formazione biancazzurra allenata da mister Giusto, tutto sommato, ha dato un’ampia dimostrazione della propria forza sull’ostico terreno di gioco della Pescatori Ostia (0-3). Dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio di una rete, a seguito della marcatura di Dotti, l’Anziolavinio ha legittimato la maggiore caratura tecnica nei confronti dei lidensi, nel corso della ripresa, grazie alle realizzazioni di Ussia e Crepella, bravi a ricoprire al meglio il ruolo di terminali offensivi e a mettere con largo anticipo in cassaforte i primi tre punti stagionali. Esordio più che convincente anche per la Virtus Nettuno. I ragazzi guidati dall’esperto Neno Cesarini hanno piegato di stretta misura, tra le mura amiche, la resistenza di un generoso Frascati. Ad indossare le vesti di match-winner per i nettunesi è stato Mannucci, il quale ha avuto il merito di realizzare la rete della vittoria nelle battute iniziali della ripresa. Anche la Clembofal tira delle somme più che positive sulla gara d’esordio. La compagine apriliana ha ottenuto un prezioso pareggio ad occhiali nella tana della blasonata Cynthia Genzano (0-0) e, in virtù di tale risultato, ha dimostrato sul campo di avere le giuste qualità tecnico-tattiche per togliersi delle belle soddisfazioni in questa stagione. Negativa la prima di campionato, invece, per l’Aprilia, costretta a pagare dazio sul campo della Pro Calcio Ferentino (3-2). Le rondinelle hanno avuto due volte la forza di vanificare i tentativi di allungo dei ciociari, grazie alle reti di Rallo e Gianvanni, ma a cinque minuti dal termine, nonostante gli sforzi profusi, hanno raccolto per la terza volta la sfera in fondo al proprio sacco e sono stati costretti a tornare a casa a mani vuote.
Antonio Gravante
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