Un punto all’attivo. La Berretti dell’Aprilia comincia con un pareggio esterno gli impegni di campionato, spartisce la posta in palio con il temuto Chieti (1-1) e si conferma una squadra attrezzata per fare bella figura nel proprio girone. La prima frazione, per grandi linee, risulta piuttosto avara di emozioni. Teatini e pontini si affrontano a lungo nella zona mediana del campo e faticano a trovare i giusti varchi per andare alla conclusione. Gli estremi difensori, D’Amico e Casciotti, di conseguenza, non sono mai chiamati seriamente in causa. Uno degli episodi chiave dell’incontro, tutto sommato, si registra a ridosso dell’intervallo. Il Chieti sblocca il risultato con Colleluori, abile a trasformare un penalty accordato dall’arbitro per un fallo commesso da Le Rose su Lolli. Nel secondo tempo, costretta ad inseguire il risultato, l’Aprilia si fa più intraprendente, avanza il raggio d’azione e, a dieci minuti dalla fine, vede premiati i propri sforzi con la rete del pareggio siglata dallo stesso Le Rose, cinico a risolvere nel migliore dei modi, con una conclusione di prima intenzione, una concitata mischia in area di rigore abruzzese. Il finale di gara, di conseguenza, è molto avvincente. Tute e due le squadre provano a spostare l’ago della bilancia dalla propria parte. Le rondinelle, in piena zona Cesarini, hanno una ghiotta chance per fare il colpaccio con il solito Le Rose, il quale calcia in pratica a botta sicura dall’interno dell’area, ma D’Amico si supera, compie un intervento dall’elevato coefficiente di difficoltà e consente alla propria squadra di uscire dal campo con un prezioso punto in tasca. L’Aprilia, in ogni modo, archivia la prima giornata di campionato con un bilancio più che positivo. I ragazzi allenati da Iardino sono usciti prepotentemente fuori nella ripresa, frutto di una discreta condizione fisica, e hanno dimostrato, pur rendendo visita a una rivale da prendere con le classiche molle, di avere tutte le carte in regola per potersi togliere molte soddisfazioni in questa stagione.
Antonio Gravante
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