Sfoderando una seconda frazione senza sbavature, l’Ostiamare sfrutta al meglio il fattore campo nel turno preliminare di Coppa Italia, rifila un rotondo 3-0 al malcapitato Budoni e prosegue con piglio autoritario il cammino nella manifestazione tricolore. Il valore aggiunto dei capitolini si è rivelato il bomber Cardella (nella foto), il quale ha indirizzato, con una doppietta di pregevole fattura, la sfida dell’Anco Marzio nei binari più congeniali. La terza marcatura lidense, statistiche alla mano, porta la firma del giovane Sardo, prodotto delle giovanili biancoviola, che ha messo il classico punto esclamativo su una vittoria che non fa proprio una grinza. Dopo una lunga fase sostanzialmente equilibrata, la formazione isolana sfiora la marcatura, al ventisettesimo giro di orologio, con il generoso Bammarco, il quale costringe Morlupo a una provvidenziale deviazione in angolo. L’Ostiamare, poco più tardi, replica agli avversari con Sardo, il quale svetta in area più alto del diretto marcatore sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, ma il suo colpo di testa termina leggermente sopra la traversa. Il primo tempo si chiude con una ghiotta opportunità per i sardi: Stefanoni si vede negare la gioia del gol da Morlupo, bravo a sbrogliare una situazione piuttosto delicata. L’Ostiamare cambia prepotentemente marcia nel corso della ripresa e, al nono minuto, apre le danze per merito di Cardella. Il prolifico attaccante trasforma, con un’autentica prodezza balistica, un calcio piazzato e infonde la giusta fiducia nei propri compagni di squadra. La formazione di Perrotti continua a fare la partita e, cinque minuti dopo la mezz’ora, va a segno per la seconda volta con il solito Cardella, il quale trafigge nuovamente l’estremo difensore avversario su calcio piazzato e mette una seria ipoteca sul passaggio del turno. Galvanizzata nel morale, l’Ostiamare chiude definitivamente i conti in piena zona Cesarini con Sardo, il quale capitalizza al massimo un assist di Cicarevic e si toglie la soddisfazione personale di iscrivere anche il proprio nome nel registro dei marcatori.
Antonio Gravante
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