Tutto è bene quel che finisce bene. E’ proprio il caso di dirlo. La capolista Unipomezia Virtus sfrutta al meglio il fattore campo contro una coriacea Pro Roma (3-2), centra la terza vittoria in altrettante gare disputate e si conferma da sola a punteggio pieno in vetta alla graduatoria. La squadra del presidente Valle, statistiche alla mano, ha faticato più del previsto per proseguire la striscia vincente. I capitolini, agevolati nel proprio compito dalla superiorità numerica scaturita dall’espulsione di La Forgia, allontanato dall’arbitro a inizio ripresa per proteste, hanno provato generosamente a vanificare il tentativo di allungo firmato dal baby Barbarisi e dal solito Italiano (doppietta), ma hanno trovato sulla propria strada un monumentale Santi a negargli, alcuni minuti prima del triplice fischio, la gioia della rimonta. Il numero uno rossoblu, con un prodigioso intervento d’istinto, ha respinto una conclusione a botta sicura di Iemma e ha consentito alla sua squadra di passare per la terza volta consecutiva alla cassa a riscuotere l’intero bottino. Passiamo alla cronaca. La Pro Roma scende in campo senza alcun timore reverenziale, si fa apprezzare per una buona circolazione della sfera e, dopo sette minuti dal fischio d’inizio, sfiora la marcatura con l’ottimo Corigliano, il quale si districa al meglio sulla corsia di destra, calcia in porta da posizione leggermente defilata e costringe Santi a un intervento dall’elevato coefficiente di difficoltà. Scampato il pericolo, l’Unipomezia Virtus cambia marcia e, poco più tardi, fa del cinismo la sua dote principale. L’undici guidato da Paolo Mazza, infatti, capitalizza al massimo la prima vera sortita offensiva con Barbarisi, il quale si districa al meglio palla al piede, entra minaccioso in area e infila Generoso proteso in uscita. Sulle ali dell’entusiasmo, i rossoblu a metà frazione allungano nel punteggio con il solito Italiano, il quale dà un ulteriore saggio delle proprie qualità realizzative. Il prolifico bomber parte in progressione dalla trequarti campo, salta in velocità due avversari, elude l’intervento di Generoso e deposita la sfera nella porta sguarnita. Una rete, dunque, degna dei migliori attaccanti della nostra penisola. Successivamente l’Unipomezia Virtus si adagia troppo sulla situazione favorevole, si limita più che altro a gestire il risultato e guadagna la via degli spogliatoi sul duplice vantaggio. Ad inizio ripresa, invece, mister Mazza si trova costretto a effettuare un cambio forzato: Ruffini subentra all’infortunato Pestrin. La squadra rossoblu, consapevole della propria forza, riparte di slancio e, dopo tre minuti dal rientro in campo, sfiora la terza rete con Italiano, il quale si incarica della battuta di una punizione dai venti metri e indirizza la sfera sotto l’incrocio dei pali, ma l’estremo difensore capitolino si distende in tuffo sulla sua sinistra, evita il peggio con una splendida parata plastica e si guadagna gli applausi degli sportivi presenti in tribuna al Comunale per lo strepitoso gesto atletico. Sul susseguente ribaltamento di fronte, invece, la Pro Roma dimezza le distanze con Corigliano, il quale coglie impreparata la difesa pometina, scatta abilmente sul filo del fuorigioco e trafigge Santi con un chirurgico diagonale. Al quinto giro di lancette, tutto sommato, la gara si complica ulteriormente per i rossoblu, che rimangono in dieci per l’espulsione di La Forgia, allontanato dall’arbitro per proteste. Nonostante l’inferiorità numerica, la squadra guidata da Paolo Mazza ha una rabbiosa reazione e, poco più tardi, riporta gli avversari di turno a debita distanza con il solito Italiano, il quale si procura e trasforma di giustezza un calcio di rigore. La Pro Roma, in ogni modo, non si dà per vinta e, nella fase centrale del tempo, sfiora il raddoppio con Iemma, che prova la conclusione dal limite dell’area e costringe Santi alla deviazione in angolo. Sul susseguente tiro dalla bandierina, i capitolini accorciano le distanze con lo stesso Iemma, il quale svetta più alto di tutti, insacca la sfera a fil di palo con un perentorio colpo di testa e riapre le sorti della gara. Successivamente l’Unipomezia Virtus gestisce senza problemi il minimo vantaggio, ma a pochi minuti dalla conclusione rischia veramente grosso. A metterci la classica pezza ci pensa uno strepitoso Santi, il quale si oppone con un intervento miracoloso alla conclusione a botta sicura di Iemma, ribadisce di essere uno dei migliori numeri uno della categoria e consente alla sua squadra di continuare a guardare tutte le altre realtà del girone dall’alto in basso.
Antonio Gravante
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