Un pareggio rocambolesco. Contraddistinto da tante emozioni, novanta minuti molto validi sotto il profilo del gioco, sei gol e ben tre espulsioni. La capolista Unipomezia conquista un prezioso punto nella tana del Gaeta (3-3), vanifica due volte il tentativo di allungo della compagine del Golfo e continua a conservare due lunghezze di vantaggio sul Terracina, costretto a sua volta alla spartizione della posta dal Monte San Biagio. I biancorossi scendono in campo senza alcun timore reverenziale e, nei primi sedici minuti, si portano sul duplice vantaggio grazie alle reti di Natiello e Sessa. Il primo trafigge Borghi con una splendida conclusione da fuori area, mentre il secondo si presenta a tu per con l’estremo difensore rossoblù e iscrive anche il proprio nome nel registro dei marcatori con un diagonale imparabile. La formazione del presidente Valle, ferita nell’orgoglio, ha una generosa reazione e, sette giri di lancette dopo la mezz’ora, accorcia le distanze: Morbidelli si incunea in area avversaria e viene atterrato da Di Vito. Il direttore di gara non ha dubbi, assegna il penalty ed estrae il cartellino rosso nei confronti del difensore di casa per aver commesso fallo da ultimo uomo. Ad incaricarsi della trasformazione è Delgado, il quale spiazza Zuccaro, riapre le sorti della gara e si toglie la soddisfazione personale di siglare la prima rete rossoblù del nuovo anno solare. L’Unipomezia, in chiusura di primo tempo, si complica i propri piani a seguito della duplice espulsione di Bagaglini e Delgado. Il difensore finisce anzitempo sotto la doccia per eccessive proteste, mentre l’attaccante, a ridosso del duplice fischio, viene allontanato per aver commesso un brutto fallo a centrocampo ai danni di Sessa. Le due contendenti, di conseguenza, rientrano nei rispettivi spogliatoi a ranghi ridotti: il Gaeta in dieci e l’Unipomezia addirittura in nove. La capolista, pur giocando con un uomo in meno, tira fuori il carattere nella ripresa e, al decimo minuto, completa la rimonta con Ippoliti, il quale trafigge Zuccaro con una chirurgica conclusione. La sfera si insacca imparabilmente nei pressi del secondo palo. Il Gaeta, a quel punto, cambia nuovamente marcia e sfiora il tris con Sessa, il quale si vede negare la doppietta personale da un prodigioso intervento in tuffo di Borghi. Tale episodio, tutto sommato, fa da preludio alla terza rete biancorossa. L’azione parte dai piedi di De Costanzo, il quale si esibisce in un perentorio “coast to coast” e calcia appena arrivato in zona di tiro. La sua conclusione, tutto sommato, si trasforma in un assist perfetto per Parisella, il quale si limita più che altro ad appoggiare la sfera in fondo al sacco per la gioia dei propri sostenitori. Fermamente intenzionata a riprendere la retta via, dopo il ko casalingo incassato prima della lunga sosta per mano di una pratica Vis Sezze, l’Unipomezia si rimbocca con umiltà le maniche, produce il massimo sforzo e, al minuto numero trentuno, pareggia nuovamente i conti per merito di Regolanti, bravo a trasformare con una freddezza glaciale il secondo penalty di giornata accordato alla propria squadra. Trascorrono pochi minuti e anche il Gaeta rimane in nove: Mancone viene espulso per proteste dal fiscalissimo direttore di gara. Le ultime fasi del match non riservano ulteriori spunti di rilievo. Gaeta e Unipomezia, di conseguenza, si spartiscono la posta in palio al termine di una sfida piuttosto tirata. La formazione guidata da Andrea Caciotti, tutto sommato, ha validi motivi per sorridere. Il Terracina resta ancora a due lunghezze di distanza.
Antonio Gravante
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