Sfoderando una prova collettiva maiuscola per quantità e qualità, il Nettuno sommerge sotto una valanga di gol il Montenero (1-5), centra la seconda vittoria consecutiva e prosegue a gran ritmo l’ascesa verso i piani alti della graduatoria. La formazione allenata da Panicci, a seguito di tale exploit, aggancia all’ottavo posto la Fonte Meravigliosa e i Santi Cosma e Damiano, sconfitte rispettivamente dalle capolista Vigor Perconti e Città di Formia. Mister Panicci, come preventivato, si affida all’antico detto squadra che vince non si tocca e conferma ben dieci undicesimi della squadra partita dal primo minuto nella sfida casalinga con la Città di Lenola. L’unica eccezione è l’inserimento Di Dionisio nella zona mediana del campo. I verdeblù prendono subito in mano il pallino del gioco e, al tredicesimo giro di orologio, sbloccano il risultato sugli sviluppi di un corner: Di Dionisio, con una rasoiata dalla precisione chirurgica, trafigge l’incolpevole Ciammaruconi. Il Nettuno continua a fare la partita e, poco più tardi, concede il bis con Romani, bravo a finalizzare con una bella torsione di testa un perentorio spunto personale di Ruggieri. La formazione di Panicci, a ridosso del duplice fischio, realizza la terza rete con l’ottimo Pirazzi, il quale incastra la sfera sotto l’incrocio dei pali e permette alla sua squadra di archiviare la prima frazione con la rassicurante dote di tre reti di vantaggio. Il copione non cambia nel corso della ripresa. Il Nettuno cala subito il poker con Pirazzi, bravo a firmare la doppietta personale con una splendida stoccata vincente di sinistro. I verdeblù, non trovando particolare opposizione da parte dei rivali di turno, fanno cinquina con Pezone, lesto a finalizzare da pochi passi una prolungata azione corale. Dieci minuti prima della fine del match si registra la sesta e ultima marcatura. La squadra di San Felice Circeo si toglie la parziale soddisfazione di siglare con Lauretti la classica rete della bandiera. Il Nettuno, di conseguenza, infila la seconda vittoria consecutiva, si mette definitivamente alle spalle la falsa partenza e dimostra, sotto la guida esperta di un abile stratega come mister Panicci, di avere le qualità per occupare in pianta stabile la classica parte sinistra della classifica.
Antonio Gravante
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