Un calcio di rigore trasformato da Milani, in chiusura di primo tempo, basta e avanza all’Aranova per vincere, nella splendida cornice del “Pietro Desideri”, l’attesa stracittadina con i cugini del Fiumicino (0-1) e proseguire a gran ritmo l’ascesa in classifica generale. La formazione del presidente Schiavi, a seguito di tale exploit, inanella il sesto risultato utile nelle prime sette giornate di campionato disputate e raggiunge al quarto posto la Boreale, costretta a sua volta al pareggio ad occhiali dalla Tivoli. La squadra del presidente Munaretto, di riflesso, incassa il terzo ko stagionale e rimane al quartultimo posto con sei punti all’attivo. Tale piazzamento, tutto sommato, non è assolutamente rapportato al valore dell’undici di mister Lodi per quanto fatto vedere sul campo nel primo mese e mezzo di gare ufficiali. Gli episodi, tutto sommato, sono stati più volte sfavorevoli a Pischedda e soci, i quali hanno le giuste credenziali per uscire fuori alla distanza e regalare tante soddisfazioni ai propri affezionatissimi sostenitori in questa stagione. I padroni di casa rompono subito gli indugi e, dopo pochi minuti dal fischio d’inizio, imbastiscono la prima azione degna di nota. Il solito Pischedda, servito in profondità sulla sinistra da De Nicola, calcia da posizione defilata. Buona l’intenzione, imprecisa leggermente la mira. La sfera termina di poco a lato della porta custodita da Zonfrilli. Il Fiumicino continua a spingersi in avanti e, al quarto d’ora, mette nuovamente i brividi ai rivali di turno: Di Loreto si fa valere sulla corsia destra e, dal lato corto dell’area, crossa al centro per Sargolini, bravo a sua volta a fare ottimamente da velo per l’accorrente De Nicola. Il centrocampista, dai diciotto metri, calcia di prima intenzione, ma non inquadra di pochissimo lo specchio della porta. L’Aranova, a metà periodo, si fa per la prima volta minacciosa. Il generoso Milani, dopo una bella combinazione con Piciollo, serve in piena area Germoni, il quale svetta più alto di tutti, ma non centra di testa lo spazio delimitato dai tre legni. La formazione di Vigna, intorno alla mezzora, va vicinissima al vantaggio al termine di un’azione lineare: Teti, favorito da una sponda di Milani, calcia da distanza più che favorevole, ma Fraschetti ci mette la classica pezza e lascia il punteggio di partenza. L’episodio chiave del match si registra al minuto numero trentanove: Milani, lanciato a rete da Pischedda, viene messo a terra da Fraschetti. L’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto. Ad incaricarsi della trasformazione del penalty è lo stesso Milani, il quale spiazza con un’esecuzione a incrociare il portiere di casa e consente alla sua squadra di andare al riposo con il morale alto. L’Aranova, agevolata nel proprio compito dai maggiori spazi concessi dai padroni di casa, protesi a testa bassa in avanti alla ricerca del pareggio, sfiora due volte il raddoppio nella parte iniziale della ripresa. La Ruffa, nel primo caso, prova a servire nei pressi del secondo palo l’accorrente Teti. Il prolifico attaccante, però, arriva un attimo in ritardo per spingere il pallone in fondo al sacco. Successivamente ci prova Necci, sempre su suggerimento di La Ruffa, a consolidare il vantaggio, ma a tu per tu con Fraschetti spedisce la sfera sul fondo. Il Fiumicino, in ogni modo, non si dà per vinto e, alla mezzora esatta, mette i brividi ai ragazzi di Vigna con Pizarro, il quale indirizza la sfera sotto la traversa con una staffilata di collo pieno dal limite dell’area, ma Zonfrilli risponde presente, preferisce non azzardare la presa e si rifugia in corner. Nelle battute finali del match, l’Aranova si limita alla pura gestione del minimo vantaggio, contiene sino al triplice fischio il generoso forcing dei ragazzi del presidente Munaretto, si prende anche l’attesissimo derby e prosegue sotto i migliori auspici il cammino in campionato.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA