Dall’inferno al paradiso in soli quaranta minuti. La matricola Fortitudo Pomezia prima vede le streghe, poi esce fuori alla distanza, sfrutta al meglio la sua notevole caratura tecnica, frutto di una sontuosa campagna acquisti operata nel mercato estivo, e bagna nel migliore dei modi lo storico esordio in Serie A2. La squadra del patron Bizzaglia, pur sudando le proverbiali sette camicie, si aggiudica in rimonta la sfida del Pala Lavinium con la temuta Lazio (4-3) e comincia sotto i migliori auspici il proprio cammino stagionale.
La formazione guidata da Chilelli ha un ottimo approccio alla gara e, dopo aver colpito la parte alta della traversa con Lupi, passa a condurre per merito di Nikao, bravo ad eludere la marcatura dei difensori rossoblu con il supporto di Capponi e a infilare da distanza ravvicinata l’incolpevole Cerulli. Il quintetto di Esposito, preso per mano dai giocatori di maggiore esperienza, prova a vanificare il tentativo di allungo dei capitolini, ma nel momento di maggior pressione subisce la rete del raddoppio firmata da Biscossi, cinico ad approfittare di una leggerezza difensiva dei pometini e a infilare l’ex Todis Lido di Ostia da distanza ravvicinata. La Lazio, sulle ali dell’entusiasmo, cala il tris con Lupi, bravo a indovinare l’angolino basso alla destra di Cerulli con una conclusione di prima intenzione dal limite dell’area.
La Fortitudo Pomezia non ci sta, si spinge a testa bassa in avanti, ma trova sulla sua strada nel portiere Tarenzi un baluardo insuperabile. L’estremo difensore biancazzurro compie svariati interventi strappa-applausi e si guadagna con pieno merito il proprio gettone di presenza. Il forcing pometino, cronometro alla mano, si materializza un secondo prima dell’intervallo. Ad accorciare le distanze ci pensa Papu, lesto a finalizzare da pochi passi, con un comodo tap-in, un perentorio affondo sulla corsia destra di Follador.
La squadra di Esposito comincia la ripresa con il piglio giusto e, al terzo minuto, accorcia ulteriormente le distanze con Tiago Lemos, il quale riceve palla da Fornari e infila Tarenzi con una splendida esecuzione a incrociare. Tale marcatura carica ulteriormente sotto il profilo emotivo i pometini, i quali prendono d’assedio l’area di rigore avversaria e rimettono le cose a posto grazie a un calcio di rigore procurato da capitan Zullo. Lo specialista Fornari si presenta sul dischetto con una freddezza glaciale, scaraventa il pallone in fondo al sacco e completa la “remuntada” per la sua squadra.
La Fortitudo Pomezia, a quel punto, non si accontenta della divisione della posta, continua a spingersi in avanti e, al minuto numero quattordici, ribalta del tutto il risultato a suo favore con Zanella, il quale sradica la sfera dai piedi di un avversario e, appena arrivato in zona di tiro, non lascia alcuna via di scampo a Terenzi con una conclusione di rara potenza e precisione. Le battute finali della gara sono piuttosto combattute. La Lazio, non avendo in pratica alternative, si gioca la carta del portiere di movimento nella speranza di salvare il salvabile. La formazione di Esposito, però, difende la rete di vantaggio sino al termine, centra la prima e storica vittoria in A2 e fa festa con i propri sostenitori per aver fatto bottino pieno al termine di quaranta minuti dalle forti emozioni.
Antonio Gravante
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