La Città di Anzio paga a caro prezzo una sfilza di defezioni pesanti nella quarta giornata di Campionato. Costretto a rinunciare al prezioso apporto di Caruso, Vecinu, Abate e Dell’Accio, il quintetto allenato da Gerardo Iannaccone si inchina a un quadrato Aurelia Nordoverst (7-4), incassa la seconda sconfitta esterna consecutiva e, a dispetto dei buoni propositi di inizio stagione, si allontana ulteriormente dalle sfere nobili della graduatoria.
I capitolini trovano immediatamente la via del gol con il colombiano Orjuela. Ma le replica dei tirrenici è immediata. I solito Razza e Diguingo piazzano un micidiale uno-due. Il primo finalizza una lineare azione manovrata, mentre l’ex United Aprilia si mette in proprio, salta elegantemente due avversari e infila il portiere di casa di giustezza. Successivamente il quintetto guidato da Giacomo Rossi prende in mano il pallino del gioco, pareggia i conti con Ortiz e allunga nel punteggio grazie a una doppietta dello scatenato Orjuela. La Città di Anzio, nonostante il morale sotto i tacchi, accorcia le distanze con il baby Piras.
I portodanzesi, in chiusura di tempo, provano a recuperare la rete di svantaggio, ma si fanno cogliere sbilanciati da Fagiolari, il quale realizza la quinta rete di squadra e consente ai propri compagni di andare al riposo con la giusta carica emotiva. L’Aurelia Nordovest, nella prima parte della ripresa, consolida il vantaggio su rigore, decretato dall’arbitro per un fallo commesso da Lo Grasso ai danni di Orjuela. Il portiere portodanzese, nella circostanza, si vede sventagliare anche il cartellino rosso dall’arbitro. I padroni di casa, di conseguenza, non si lasciano sfuggire l’occasione propizia e vanno a segno con Castroni, bravo a infilare inesorabilmente dal dischetto il neoentrato Samà.
La Città di Anzio prova a reagire e trova la via del gol con Razza, il quale trafigge l’estremo difensore di casa da fuori area. L’Aurelia Nordovest, in ogni modo, continua a tenere molto bene il campo e cala il settebello con lo scatenato Orjuela, il quale iscrive per la quarta volta il proprio nome a referto, si conferma un giocatore degno di calcare palcoscenici più prestigiosi e chiude definitivamente i conti pochi giri di lancette prima del triplice fischio.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA