Due vittorie su due. Galvanizzata nel morale per la vittoria conseguita all’esordio nel derby con i cugini della Virtus Ostia, l’ambiziosa Canauto Lidense bagna nel migliore dei modi l’esordio casalingo in campionato, regola di stretta misura una generosa Canottieri Lazio (2-1) e, a seguito dei risultati ottenuti sugli altri campi, rimane da sola a punteggio pieno in vetta alla classifica.
Il quintetto allenato da Consalvi esercita un marcato predominio territoriale nel corso del primo tempo e mette più volte a dura prova la solidità difensiva degli avversari. I generosi Gagliardi e Maiali si vedono negare la gioia del gol da due prodigiosi interventi di Sebastianelli, mentre Fusco, autore di una prova individuale maiuscola, e Ferri non inquadrano lo specchio della porta da posizione favorevole. La Canottieri Lazio, in ogni modo, non sta soltanto a guardare. L’attento Sarra si conferma sempre all’altezza della situazione ogni qualvolta che viene chiamato in causa.
La compagine lidense continua a spingersi in avanti anche nella ripresa e sfiora la marcatura con Maiali, il quale carica il destro dal limite dell’area, ma colpisce il palo più lontano a portiere battuto. La Conauto Lidense non molla la presa e, poco più tardi, passa a condurre per merito dello stesso Maiali. L’ex Torrino si esibisce in un perentorio “coast to coast”, infila il portiere rivale proteso in uscita e si conferma un pivot di sicuro affidamento.
I tirrenici, qualche giro di lancette più tardi, consolidano il vantaggio con un missile terra-aria di Ferri. Il numero diciotto incastra imparabilmente la sfera sotto la traversa. La squadra di Consalvo, sulle ali dell’entusiasmo, prova a chiudere i conti, ma getta alle ortiche svariate occasioni nitide da gol sia per troppa precipitazione al tiro che per la bravura di Sebastianelli, autore di alcuni interventi strappa-applausi.
Costretta a inseguire il risultato, la Canottieri Lazio, nelle battute finali del match, adotta la tattica del portiere di movimento e trova la giocata giusta per dimezzare le distanze con Paglioni, cinico a correggere in rete, nei pressi del secondo palo, una staffilata di collo pieno dalla lunga distanza di un compagno. La Conauto Lidense, a quel punto, alza ulteriormente l’asticella del livello di concentrazione, gestisce il minimo vantaggio sino al triplice fischio dell’arbitro, conquista per la seconda volta l’intero bottino e continua a ricoprire il ruolo di assoluta protagonista del girone.
Antonio Gravante
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