Una falsa partenza. La Mirafin paga dazio sul rettangolo di gioco dell’Active Network (7-3), bagna nel peggiore dei modi l’esordio in campionato e resta ferma al palo. Il verdetto del campo, in ogni modo, appare troppo severo nei confronti dei ragazzi di mister Mirra, i quali hanno giocato alla pari dei viterbesi per due terzi di gara. Soltanto nel finale, complice qualche episodio sfavorevole, hanno lasciato via libera ai coriacei rivali di turno.
L’Active Network si fa apprezzare per un’ottima organizzazione di gioco nelle battute iniziali del match, ma non riesce a finalizzare la mole di gioco prodotta per l’ottima prova di Busti, bravo ad abbassare sistematicamente la saracinesca della propria porta ai giocatori di casa. Il punteggio cambia due volte a cavallo del quarto d’ora. I viterbesi spezzano l’equilibrio con Curri, mentre i pometini rimettono le cose a posto con Mereira, il quale ha il merito, da buon capitano, di mandare la sua squadra negli spogliatoi sul punteggio di parità. Anche in apertura di ripresa si registra un botta e risposta tra le due contendenti. I padroni di casa raddoppiano. Fatati scivola e cade a terra. Feliziani, di conseguenza, si presenta a tu per tu con Busti e deposita la sfera in fondo al sacco. La Mirafin, anche in questa circostanza, non si perde d’animo e, poco più tardi, perviene al pareggio con Carlinhos, bravo a correggere di testa in rete una conclusione di Petrucci.
La gioia dei rossoblu, cronometro alla mano, dura soltanto un minuto. La Mirafin paga a caro prezzo le condizioni del PalaCus, reso piuttosto scivoloso da qualche goccia d’acqua caduta sul rettangolo di gioco per la non perfetta impermealizzazione del tetto. A firmare il nuovo tentativo di allungo dei viterbesi è Lepadatu, il quale approfitta del precario equilibrio di due giocatori pometini per infilare Busti proteso in uscita e a indirizzare il match in discesa.
La formazione di Mirra accusa il colpo sotto il profilo emotivo e permette agli avversari di prendere il largo nel punteggio grazie alla tripletta di Sachet e alla marcatura di Curri. La decima e ultima marcatura si registra poco prima del suono della sirena. La Mirafin si toglie la parziale soddisfazione di calare il tris con il solito Moreira, ma si trova costretta a mordersi le mani per aver incassato, nel momento topico del match, delle reti piuttosto evitabili a causa delle condizioni non ottimali del terreno di gioco.
Antonio Gravante
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