E sono sei vittorie di fila. Il Lele Nettuno mette in riga anche la Technology Velletri (5-1), prolunga la striscia vincente in campionato, continua a ricevere unanimi consensi dagli addetti ai lavori e si conferma nella scia della capolista AMB Frosinone, compagine che guida la graduatoria ancora a punteggio pieno.
La formazione castellana scende in campo senza alcun timore reverenziale e, alla prima occasione propizia, passa a condurre per merito di Manciocchi, bravo a infilare Lo Grasso dall’interno dell’area. I tirrenici non ci stanno, si rimboccano immediatamente le maniche e, poco più tardi, riportano la contesa sui binari di perfetto equilibrio con De Petris, il quale elude la marcatura dei difensori rivali grazie a una splendida triangolazione con Mastroianni, infila Ludovisi proteso in uscita e si conferma uno dei migliori marcatori del girone.
Il quintetto del presidente Proietti continua a fare la partita e, al minuto numero ventiquattro, legittima un maggior predominio territoriale con l’ottimo Amadori, il quale riceve palla per vie verticali da De Petris, trafigge di giustezza l’incolpevole Ludovisi e permette ai suoi compagni di andare negli spogliatoi con una dote di una rete di vantaggio. Il quintetto di Gentile allunga nel punteggio in apertura di ripresa con Origlia, il quale carica il sinistro dal limite dell’area e incastra la sfera nell’angolino basso.
Il Lele Nettuno, qualche giro di orologio più tardi, cala il poker con Amadori, il quale sfrutta al meglio un assist al bacio dalla corsia sinistra di De Franceschi, fa centro dall’interno dell’area e mette una seria ipoteca sulla conquista dei tre punti in palio. Successivamente la Technology Velletri prova a reagire, ma i verdeblu fanno buona guardia.
La squadra di Gentile, sulle ali dell’entusiasmo, rende ancora più rotonda la sesta vittoria consecutiva in campionato con lo scatenato Origlia, il quale firma la doppietta personale con un gran sinistro a incrociare dagli otto metri e fa calare i titoli di coda sulla gara in leggero anticipo rispetto al triplice fischio dell’arbitro.
Antonio Gravante
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