La diretta su Sportitalia non porta bene alla Mirafin. La formazione allenata da Salustri fa bella figura nell’anticipo della quarta giornata, ma si inchina davanti ai propri tifosi a una quadrata Tombesi Ortona (2-3), incassa la seconda sconfitta consecutiva in campionato e perde ulteriormente contatto dalle altre big del girone.
La sfida del Pala Lavinium risulta molto valida sotto il profilo del gioco. Le due contendenti, nell’arco dei primi venti minuti, collezionano tre nitide occasioni a testa per spezzare l’equilibrio. Il più pericoloso dei pometini si rivela Lopez, il quale prima non inquadra lo spazio delimitato dai tre legni dopo aver saltato l’estremo difensore rivale, poi si vede ribattere una conclusione da un giocatore abruzzese nei pressi della linea di porta. Tra le fila rossoblu, taccuino alla mano, ci prova anche Fratini a piazzare la stoccata vincente, ma la sua staffilata da fuori area scheggia la parte alta della traversa.
La Tombesi Ortona, dal canto suo, mette i brividi ai padroni di casa con Adami, il quale costringe Martinelli a un intervento dall’elevato coefficiente di difficoltà. Successivamente la palla giusta capita sui piedi di Silveira e Piovesan, i quali falliscono per una questione di centimetri il bersaglio grosso. Le due contendenti, nelle battute finali del primo tempo, ricorrono spesso al fallo tattico. La Tombesi Ortona, di conseguenza, usufruisce, a ridosso dell’intervallo, di un tiro libero. Lo specialista Adami, dal dischetto dei dieci metri, si fa ipnotizzare da Martinelli, il quale si conferma all’altezza della situazione e manda le due squadre negli spogliatoi sul punteggio di partenza.
La ripresa si apre nel segno degli abruzzesi, i quali piazzano un micidiale uno-due, nel giro di pochi minuti, con Silveira e Calderolli. Successivamente salgono in cattedra i due portieri. Prima Berardi si oppone con grande mestiere a Fabinho, poi Martinelli effettua un doppio intervento prodigioso su Piovesan. Il risultato cambia di nuovo a metà periodo. I pometini si riportano sotto nel punteggio con Lopez, il quale lascia abilmente sul posto il diretto marcatore e trafigge il portiere rivale con una splendida conclusione da oltre i dieci metri.
Nel momento di maggior pressione della squadra del presidente Mirra, gli abruzzesi vanno a segno per la terza volta con l’ottimo Silveira, il quale riceva palla da Pizzo, trafigge Martinelli da distanza ravvicinata e gela il pubblico di fede rossoblu presente in tribuna. La Mirafin, animata da una grande voglia di riscatto, riparte di slancio, ma non sfrutta un tiro libero: Carlinhos trova puntuale alla respinta Berardi. Il quintetto di Salustri, al minuto numero undici, trova la giocata giusta per raddoppiare con Fabinho, il quale indovina l’angolo basso alla destra del portiere con una staffilata da fuori area.
I pometini, nei restanti minuti di gioco, producono il massimo sforzo, ma gettano alle ortiche altri due tiri liberi con Lopez e Fratini. Il primo trova l’opposizione di Berardi, mentre il secondo colpisce in pieno il palo. La Mirafin, negli ultimi giri di lancette, produce il massimo sforzo, ma non riesce a completare la rimonta, issa bandiera bianca di fronte a una squadra di assoluto valore come la Tombesi Ortona e, per forza di cose, si trova costretta a disputare un campionato tutto in salita.
Antonio Gravante
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