Un esordio assolutamente da dimenticare. La United Aprilia Test paga a caro prezzo la ricostruzione della rosa operata nel corso dell’estate, incassa un pesante passivo, tra le mura amiche del Pala Rosselli, da una motivatissima History Roma 3Z (3-12) e inizia in malo modo la nuova stagione sportiva.
La gara comincia con un botta e risposta tre le due contendenti. I capitolini sbloccano il punteggio con un destro vincente su calcio piazzato di Giubilei. I pontini, subito dopo, pareggiano i conti con il solito Pacchiarotti, bravo prima a intercettare la sfera sulla trequarti campo, poi a saltare un avversario in velocità e, infine, a fare centro con una bella conclusione a incrociare. Successivamente sale in cattedra Giubilei, il quale fa valere le due comprovate doti di tiratore scelto e indirizza la gara nei binari giusti con due staffilate di prima intenzione dalla media distanza.
L’History Roma 3Z, nella fase centrale del tempo, continua ad esprimersi al meglio delle proprie potenzialità e consolida il vantaggio con Cartellino e Musumeci. Il primo cala il poker al termine di una pregevole azione corale, mentre il secondo fa centro sugli sviluppi di una rapida ripartenza. Il copione della gara non cambia nel corso della ripresa: Cartellino, Musumeci e Faziani vanno a segno in rapida successione e chiudono a doppia mandata in cassaforte i tre punti in palio con largo anticipo rispetto al triplice fischio.
La United Aprilia, a quel punto, ha un’impennata d’orgoglio e realizza due reti con Miele e Polverini. Il primo sradica la sfera dai piedi di un avversario e infila il portiere proteso in uscita, mentre il secondo finalizza da pochi passi una perentoria progressione sulla corsia destra di Pacchiarotti. Le fasi finali del match, tutto sommato, sono tutte di marca capitolina.
L’History Roma 3Z si toglie la soddisfazione di chiudere la gara addirittura in doppia cifra, grazie alle reti di Musumeci, Cartellino, Messina e Faziani, e costringe i ragazzi di mister Trobiani a incassare una sconfitta piuttosto pesante nelle proporzioni.
Antonio Gravante
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