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United Pomezia, pari all’ultimo respiro nel derby: Caramia agguanta la Mirafin

I ragazzi di Caporaletti acciuffano un prezioso pareggio a sedici secondi dal definitivo suono della sirena. Ultimi tre minuti al cardiopalma: i ragazzi di Mirra vanno due volte in vantaggio, Porcari e compagni trovano, in entrambi i casi, la forza per rimontare. Ottimo esordio tra le fila della United di Lorenzoni: doppietta all’attivo. Sugli scudi anche l’esperto Evandro: due reti e prezioso punto di riferimento per i compagni per l’intero arco della gara.

L’esultanza del presidente della United Pomezia, Andrea De Stefano, dopo il gol del definitivo 3-3 firmato da Caramia
Adriano Lorenzoni (United Pomezia)
Alberto Messina (Mirafin)
Alessio Lombardino (United Pomezia) e Luca Ciciotti (Mirafin)

Una stracittadina ricca di emozioni e assolutamente vietata ai malati di cuore. United Pomezia e Mirafin si spartiscono la posta in palio sul parquet del Pala To Live (3-3) al termine di quaranta minuti piuttosto combattuti. A sorridere maggiormente è la squadra allenata da Alessio Caporaletti, capace di raddrizzare le sorti della gara a sedici secondi dal definito suono della sirena. Tale risultato, tutto sommato, abbassa le quotazioni stagionali di entrambe le contendenti. I ragazzi del presidente Andrea De Stefano rimangono al quart’ultimo posto, ma si allontano a cinque lunghezze dall’Atletico Grande Impero, corsaro a sua volta in Sardegna nella tana della Domus Chia. La formazione di Raffaele Mirra, invece, subisce il sorpasso in classifica dalla Conit Cisterna, scivola dal sesto al settimo posto e accumula tre punti di ritardo dalla zona play-off. La United Pomezia si presenta in campo con un’importante novità. Nello “starting twelve” figura Adriano Lorenzoni, grande ex di turno, prelevato nei giorni scorsi dal Laurentino Futsal Academy. E’ proprio l’ultimo arrivato alla corte di Caporaletti a spezzare l’equilibrio. L’esperto universale, al minuto numero quattordici, trasforma con una perfetta esecuzione a incrociare un calcio di rigore decretato dalla coppia arbitrale per un fallo di mano commesso in piena area da Evandro su tiro di Giampaolo. Animata da una grande voglia di riscatto, la Mirafin pare forte nella ripresa e impiega soltanto trentaquattro secondi per pareggiare i conti per merito dello stesso Evandro, il quale sorprende Ambrogi, con la complicità di una fortuita deviazione di giocatore posizionato in piena area, direttamente su calcio d’angolo. La gara, a quel punto, sale di tono. Le due formazioni alzano il ritmo e sfiorano la marcatura soprattutto con Evandro e Lombardino. Il primo lambisce il palo con una splendida conclusione dal limite dell’area, mentre il numero diciassette di casa calcia il classico rigore in movimento, ma si vede negare la gioia del gol dal bravissimo Favale. Le emozioni principali del derby si condensano tutte negli ultimi minuti di gioco. Mister Caporaletti prova a vincere la partita e impiega Iozzi come portiere di movimento. Ma a trovare la via del gol, invece, è la formazione di mister Mirra con Messina, il quale capitalizza al meglio un assist di Ciciotti, sorprende Limentani con una splendida esecuzione al volo e sposta l’ago della bilancia dalla parte della sua squadra. La United Pomezia ha una rabbiosa reazione e, dopo una prolungata manovra corale, rimette le cose a posto con l’ottimo Lorenzoni, il quale si presenta a tu per tu con Favale e deposita la sfera in fondo al sacco con una chirurgica conclusione dal basso in alto. La gioia dei padroni di casa dura pochissimo. La Mirafin, a ventinove secondi dalla conclusione, cala il tris in maniera piuttosto rocambolesca: Evandro, ben appostato nei pressi del secondo palo, risolve una concitata mischia in piena area, infila Limentani e fa esplodere di gioia i propri sostenitori presenti in tribuna al Pala To Live. Partita chiusa? Neanche per sogno. La United Pomezia si rimbocca le maniche e, a sedici secondi dal definitivo suono della sirena, rimette le cose a posto con Caramia, il quale sfugge abilmente alle grinfie dei difensori rivali, fa centro da pochi passi e regala alla propria squadra un pareggio che, soprattutto per questioni di campanilismo, ha un peso specifico rilevante.

Antonio Gravante

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