L’Anzio Calcio continua a collezionare vittorie in questo tratto di stagione. Dopo aver conquistato il pass per i quarti di finale di Coppa Italia, grazie al successo di misura ottenuto contro l’Arce, la squadra del presidente Rizzaro piega in rimonta la resistenza della Polisportiva Sant’Angelo Romano (2-1) e, a seguito della concomitante sconfitta all’inglese della Luiss per mano della Vigor Perconti, rimane in perfetta solitudine al secondo posto alle spalle della lanciatissima capolista Tivoli 1919.
La gara comincia al piccolo trotto. La prima azione degna di nota, non a caso, si registra a metà periodo. I ragazzi guidati da Lucani sfiorano il vantaggio a seguito di un corner di Cimaglia. L’esperto Martinelli è provvidenziale nell’anticipare Ndri. Sugli sviluppi dell’azione, infine, ci pensa Gennari a metterci la classica pezza e a respingere sulla linea di porta il nuovo tentativo del centravanti tiburtino. La Polisportiva Sant’Angelo Romano, al secondo tentativo, spezza l’equilibrio a seguito di un tiro dalla bandierina. A griffare il vantaggio aranciorosso è Brighi, bravo a coordinarsi e a infilare Rizzaro con una bella esecuzione di collo pieno.
Nella ripresa, come è accaduto mercoledì scorso in Coppa Italia, l’Anzio Calcio cambia prepotentemente marcia, avanza il baricentro e mette a dura prova la solidità difensiva dalla squadra di Lucani. La Polisportiva Sant’Angelo Romano, però, mostra i muscoli, tiene bene il campo e sfiora di rimessa il raddoppio con Ndri. L’attaccante africano si presenta minaccioso in area, ma si fa ipnotizzare dal bravo Rizzaro, il quale sbroglia, con grande mestiere, una situazione piuttosto delicata e tiene in vita l’Anzio Calcio.
Scampato il pericolo, la compagine portodanzese rimette le cose a posto, al quarto d’ora, con Gamboni. L’ex esterno alto del Pomezia Calcio, servito in profondità da Martinelli, si invola sulla corsia destra e, con un preciso pallonetto, scavalca l’incolpevole D’Adamo. I neroniani, rinfrancati nel morale, forzano il ritmo e si riversano con maggiore regolarità nella metà campo avversaria.
Agevolati nel proprio compito dall’espulsione di Festa, allontanato dall’arbitro per un brutto commesso ai danni di Gamboni, Busti e soci stringono d’assedio l’area di rigore avversaria, ma non riescono a far breccia nell’attenta difesa capitolina. La squadra allenata da Guida, in ogni modo, crede nei propri mezzi, lotta con grinta e determinazione su ogni pallone e riesce a fare la differenza in piena zona Cesarini per merito di Giusto. Il giovane attaccante, smarcato alla perfezione da Mirabella, infila D’Adamo proteso in uscita e fa esplodere di gioia i tifosi neroniani presenti in tribuna allo stadio Bruschini.
L’Anzio Calcio, sulle dell’entusiasmo, gestisce in modo esemplare il minimo vantaggio nei sette minuti di recupero accordati dall’arbitro, rimpingua il bottino in classifica di altri tre punti e prosegue a vele spiegate il proprio cammino in campionato.
Antonio Gravante
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