L’Aprilia non riesce a fare il classico colpo di coda nella trentaquattresima e ultima giornata di campionato. La formazione allenata da Marco Mariotti pareggia la sfida esterna con la Vis Artena (2-2) e, a seguito della concomitante vittoria del Nola nella tana del Pomezia, chiude la stagione regolare in fondo alla classifica e, tra mille rammarichi, retrocede mestamente in Eccellenza. Le rondinelle scendono in campo con la ferma intenzione di vendere cara la pelle e, poco dopo la mezz’ora, sbloccano il punteggio con Del Duca. L’ex Fiuggi trafigge da pochi passi Giuliani sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina e permette alla sua squadra di continuare a sperare nell’accesso ai play-out. La gioia dei pontini, però, dura pochi giri di orologio. La Vis Artena perviene al pareggio a ridosso dell’intervallo con il solito Odianose, bravo a procurarsi e a trasformare con freddezza un calcio di rigore. La compagine rossoverde, a metà ripresa, sfiora il raddoppio con Angelilli, il quale calcia in porta dalla trequarti campo, ma si vede negare la gioia del gol da Battisti, lesto nella circostanza a sostituirsi a Silvestrini, uscito a sua volta fuori dalla propria area di rigore per sventare una ripartenza degli avversari, e a rifugiarsi in angolo con un provvidenziale intervento in estirada. Tale episodio fa da preludio al raddoppio dei ragazzi di Maurizi, i quali ribaltano la situazione a proprio favore con lo scatenato Odianose, il quale sfrutta al meglio un passaggio in profondità di un compagno, infila Silvestrini proteso in uscita e fa esplodere di gioia i sostenitori rossoverdi presenti in tribuna. L’Aprilia non ci sta, si riversa a testa bassa in avanti e rimette le cose a posto con lo scatenato Del Duca, cinico a correggere in rete un corner calciato dalla destra da Murgia e a riportare la contesa sui binari di perfetto equilibrio. La squadra di Mariotti, nei restanti minuti ancora da giocare, prova a fare il colpo grosso, ma la Vis Artena gestisce al meglio il risultato sino al triplice fischio, esce dal campo con un punto in tasca e centra la salvezza diretta. Le rondinelle, invece, non possono fare altro che accettare il verdetto del campo e, per forza di cose, si trovano costrette a ritornare nel massimo proscenio calcistico regionale.
Antonio Gravante
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