Il secondo impegno esterno consecutivo previsto dal calendario si rivela fatale al Real Pomezia. La formazione rossoblu si arrende alla distanza a una coriacea Fonte Nuova (2-1), accusa un passaggio a vuoto nel momento meno indicato della stagione e si vede agganciare al secondo posto da Fregene e Albalonga. I tirrenici hanno pareggiato il big-match del “Ferraris” con la capolista Nuova Santa Maria delle Mole (1-1), mentre i castellani hanno conquistato tre punti di platino con il Rieti (2-1). Dopo una prima fese equilibrata, la formazione capitolina si spinge in avanti con maggiore continuità e si rende pericolosa con Cardillo e Federici, i quali peccano di cinismo al momento della conclusione in porta. Alla mezzora esatta, invece, la Fonte Nuova ha l’opportunità di passare in vantaggio su calcio di rigore, decretato dall’arbitro per una trattenuta in area di un difensore rossoblu ai danni di Federici. Ad incaricarsi della trasformazione del tiro dagli undici metri è lo specialista D’Arcante, il quale elude l’intervento di Giordani, ma si vede negare la gioia del gol dalla traversa. Trascorrono pochi giri di orologio e il Real Pomezia applica alla lettera la famosa legge non scritta del calcio “gol mangiato, gol subito”. La compagine pometina sblocca il punteggio con Monteforte, il quale trafigge Morelli con un splendido sinistro dal limite dell’area. Ad inizio ripresa, invece, il punteggio torna in perfetto equilibrio: Moroni approfitta di un errore della difesa rossoblu e serve un assist al bacio per D’Arcante, il quale non si lascia sfuggire l’occasione propizia, trafigge l’incolpevole Giordani e, nel contempo, si fa perdonare dell’errore dal dischetto commesso nel corso del primo tempo. Trascorrono altri sette minuti e la Fonte Nuova ribalta del tutto la situazione a proprio favore per merito di Cardillo, bravo a girare in rete un preciso cross di Federici. Sotto di una rete, il Real Pomezia prova generosamente a rientrare in partita, ma la compagine capitolina è brava a chiudere tutti gli spazi ad Ascenzi e soci sino al triplice fischio dell’arbitro. La squadra di Punzi, di conseguenza, non può fare altro che mandare giù il quinto boccone amaro in campionato.
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