Un derby vero. Una sfida ricca di gol, emozioni e colpi di scena. L’attesa stracittadina lidense va in archivio sotto il segno della Pescatori Ostia, che prevale alla lotteria dei calci di rigore contro i cugini dell’Ostiantica (4-6) e conquista il lasciapassare per il secondo turno di Coppa Italia di Promozione.
Dopo una prima fase piuttosto equilibrata, la compagine del Borghetto apre le danze, due minuti prima della mezzora, per merito di Simone Demofonti. L’esterno gialloverde si accentra dalla corsia sinistra e, appena arrivato in zona di tiro, calcia di destro e non lascia alcuna via di scampo a Scarfagna. La sfera bacia la faccia interna del palo e poi si infila in fondo al sacco. C
ostretta a inseguire il risultato, la squadra di Cerrai riparte di slancio nella ripresa e rimette subito le cose a posto con Andrea Martini, il quale trafigge Verdecchia con un preciso colpo di testa sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. La parità, però, dura pochi giri di orologio. La Pescatori Ostia, centoventi secondi più tardi, allunga di nuovo nel punteggio con Marinucci, il quale capitalizza al massimo un passaggio in profondità di un compagno, fa centro con un chirurgico destro incrociato e sposta nuovamente l’ago della bilancia dalla parte della sua squadra.
Sotto nel punteggio, l’Ostiantica si rimbocca immediatamente le maniche, si mostra più propositiva e, a metà periodo, perviene al pareggio con l’altro Andrea Martini, lesto a ribadire in rete una conclusione di De Santis respinta dal palo. Nell’ultimo quarto di gara, tutto sommato, non accade nulla di eclatante.
La sfida, di conseguenza, si decide ai calci di rigore. La Pescatori Ostia dal dischetto si conferma impeccabile, vanno a segno in rapida successione Bucri, M. Demofonti, Marzi e Cappelli, mentre l’Ostiantica sbaglia due penalty con Martini e Natalizi, i quali esaltano le doti di Verdecchia. I ragazzi guidati da Lodi, di conseguenza, si tolgono la soddisfazione di fare una vittima illustre come l’Ostiantica e proseguono il proprio cammino nella competizione tricolore.
Antonio Gravante
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