Una vittoria in rimonta dal peso specifico rilevante. Dopo aver collezionato tre pareggi consecutivi, la W3 Maccarese conquista l’intero bottino nella tana di un quadrato Certosa (1-2), compagine che nel primo mese di gare si è fatta apprezzare per la validità dei propri schemi, balza al quarto posto a pari merito con il Rieti e si conferma una squadra tecnicamente attrezzata per occupare in pianta stabile le sfere nobili della graduatoria. La prima occasione degna di nota della gara è di marca capitolina. Il bomber Toncelli, agevolato nel proprio compito da un errore in fase di impostazione della manovra di Fiorini, si presenta minaccioso a tu per tu con Trovato, ma pecca di cinismo a dispetto delle sue comprovate qualità realizzative, si fa ribattere il tiro dall’estremo difensore tirrenico e lascia il punteggio a reti bianche. La compagine del presidente Persi, con il passare dei minuti, avanza il baricentro, ma non riesce a impensierire più di tanto l’attenta retroguardia neroverde. Il Certosa, comunque, non resta soltanto a guardare e sfiora la marcatura con Esposito, il quale calcia di destro dai diciotto metri, ma spedisce il pallone di poco sul fondo. La W3 Maccarese, invece, ha una buona chance in chiusura di primo tempo. Il bomber Follo tenta la conclusione di sinistro, Marini risponde presente, ma non riesce a trattenere il pallone. Sulla susseguente ribattuta del portiere di casa arriva per primo sul pallone Ferrari, il quale calcia da distanza favorevole, ma trova l’opposizione del numero uno rivale, bravo a farsi perdonare della leggera imperfezione commessa pochi secondi prima. La ripresa comincia sotto il segno dell’equilibrio, poi il Certosa trova la giusta combinazione per sbloccare il risultato: De Angelis crossa basso nel cuore dell’area per Tursi, il quale gentilmente ringrazia, incastra la sfera nell’angolino basso alla destra di Trovato e fa esplodere di gioia i sostenitori di Centocelle. La W3 Maccarese, consapevole di non potersi permettere il lusso di lasciare altri punti per strada, riorganizza subito le idee e, a metà periodo, rimette le cose a posto con Fiorini, il quale risolve una concitata mischia in piena area di rigore neroverde, sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, e carica sotto il profilo emotivo i propri compagni. I bianconeri continuano a spingersi in avanti e vanno vicinissimi al raddoppio con Follo. L’attaccante, dopo un bello scambio con Bosi, si presenta a tu per tu con Marini, ma non ha la giusta freddezza e si vede chiudere lo specchio della porta dal bravo estremo difensore capitolino. La squadra di Colantoni continua a gettare il cuore oltre l’ostacolo e, a sette minuti dalla conclusione del match, realizza la rete della vittoria con Fe. L’esterno, favorito da un sontuoso colpo di tacco di Bosi, trafigge Marini con un chirurgico tiro a incrociare, indossa le vesti di match-winner e permette alla sua squadra di rimanere a stretto contatto con le altre big del girone.
Antonio Gravante
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