Buona volontà non fa rima con risultato nella gara d’esordio del Campionato di Promozione. La squadra allenata da Mario Di Marco paga a caro prezzo lo scotto del salto di categoria, stecca lontano dalle mura amiche la sfida tra matricole con l’Atletico Bainsizza (2-1) e torna mestamente a casa a mani vuote.
Le battute iniziali dell’incontro sono di studio: le due contendenti si annullano a vicenda nella zona mediana del campo. La formazione del basso Lazio, al minuto numero diciassette, fa del cinismo la sua qualità migliore e passa a condurre grazie a una grossolana disattenzione del pacchetto arretrato biancorosso. Lo sgusciante Ciccarelli sradica la sfera dai piedi del difensore centrale rivale e serve un assist al bacio per Rinaldi, il quale non si lascia sfuggire l’occasione propizia, infila da pochi passi Cruciani e si toglie la soddisfazione personale di siglare la prima rete ufficiale stagionale della sua squadra.
La compagine borghigiana, cinque minuti più tardi, consolida il vantaggio per merito di Ciccarelli, il quale si accentra dalla corsia esterna e infila con un calibrato pallonetto Cruciani proteso in uscita. L’Atletico Acilia, nella seconda parte del tempo, prova a reagire e si crea i presupposti per dimezzare le distanze con Iegri, il quale sfugge alle grinfie dei difensori rivali, grazie a una splendida triangolazione con Morganti, ma poi non inquadra per una questione di centimetri lo specchio della porta. Durante l’intervallo, mister Di Marco ridisegna la sua squadra e inserisce Flore, Salzarulo e Barbato rispettivamente al posto di Altamirano, Aureli e Lorusso.
La squadra lidense trae giovamento dalle mosse del proprio tecnico, si mostra più propositiva e, al quarto d’ora, accorcia le distanze con Morganti, il quale si procura e trasforma un calcio di rigore. L’Atletico Acilia, nell’ultimo terzo di gara, prova generosamente a salvare il salvabile, ma non riesce a scardinare per la seconda volta il bunker difensivo borghigiano e, per forza di cose, si trova costretta a incassare la prima sconfitta stagionale.
Antonio Gravante
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