Buona volontà non fa rima con risultato. L’Ostiamare si inchina a otto minuti dal triplice fischio al Giugliano (1-0), incassa la prima battuto d’arresto e rimane ferma a quota un punto in classifica, frutto del pareggio conseguito all’esordio in campionato contro l’ambiziosa CynthiAlbalonga. Mister Gardini conferma dieci undicesimi dello “starting eleven” di domenica scorsa. L’unica variazione è l’impiego di Orchi al posto di Sossai, mentre il collega rivale, Ferraro, si affida all’antico detto “squadra che vince non si tocca” e conferma in blocco l’undici corsaro sette giorni fa a Sassari.
I partenopei hanno un buon impatto sulla gara e, dopo un quarto d’ora principalmente di studio, sfiorano la marcatura in rapida successione con Cerone e Rizzo, i quali esaltano le doti del bravo Trovato. Successivamente i biancoviola seguono alla lettera le direttive dalla panchina e si fanno apprezzare per una buona solidità tra i reparti. Il Giugliano, pur esercitando un maggior predominio territoriale, colleziona nel corso del primo tempo soltanto un’altra chance importante con il solito Cerone. L’argentino, direttamente su calcio da fermo, costringe Trovato a un intervento dal medio coefficiente di difficoltà.
Il tema tattico della gara non cambia nella ripresa. I padroni di casa continuano a tenere in mano il pallino del gioco e, al decimo minuto, vanno vicinissimi alla marcatura con Rizzo, il quale calcia di collo pieno, ma trova la traversa a negargli la gioia personale. Il Giugliano forza gradualmente il ritmo e, nella fase centrale del tempo, mette due volte i brividi ai lidensi con Cerone e Scaringella. Il primo spedisce clamorosamente la sfera sul fondo a tu per tu con il portiere, mentre il secondo trova l’opposizione di Trovato.
Uno degli episodi chiave della gara si registra tre minuti dopo la mezzora. L’Ostiamare rimane in dieci per l’espulsione di Camara, il quale si vede sventagliare in faccia prima il secondo giallo e poi il cartellino rosso. Galvanizzato dalla superiorità numerica, il Giugliano produce il massimo sforzo e, poco più tardi, forza il bunker difensivo biancoviola con il solito De Rosa, il quale risolve da autentico opportunista un concitato batti e ribatti in piena area, sugli sviluppi di un calcio piazzato, e si conferma uno dei migliori attaccanti della categoria. L’Ostiamare, non avendo in pratica alternative, prova generosamente a rientrare in partita nelle battute finali del match, ma non riesce a far breccia nella solida difesa partenopea e si trova costretta ad archiviare con una sconfitta la prima delle tre trasferte stagionali oltre il Garigliano.
Antonio Gravante
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