Un altro secondo posto. Il Tc Pomezia si deve accontentare per la seconda stagione consecutiva della piazza d’onore al “Fioranello”, rinomato campionato invernale a squadre riservato alla categoria Veterani e Ladies. Dopo aver issato bandiera bianca nella scorsa edizione nei confronti del Villa York, vittorioso a sua volta soltanto per la differenza punti, la formazione capitanata da Lodovico Marroni si arrende nella classica finale del tabellone “vincenti e perdenti” al Caio Duilio, battuto in rimonta nella fase preliminare a Pomezia grazie ai successi dei due doppi, ma nonostante la sconfitta si conferma ugualmente una delle principali realtà delle competizioni regionali a squadre. Penalizzata oltremisura dalle precarie condizioni fisiche di alcuni giocatori e dall’indisponibilità di Massimiliano Tarani, costretto a dare forfait per infortunio, il Tc Pomezia lotta con cuore grinta in ogni partita sulla terra rossa del Lungotevere Flaminio, ma si deve arrendere ai quotati capitolini, bravi a spostare l’ago della bilancia dalla propria parte grazie ai successi dei tre singolari. “Senza nulla togliere al Caio Duilio, che si è confermato una squadra di assoluto valore, ci sentiamo i vincitori morali della manifestazione – sottolinea il capitano-giocatore Lodovico Marroni – . La formula del Torneo, tutto sommato, ci ha penalizzato. Abbiamo vinto con pieno merito il tabellone “vincenti”, ma poi nel return-match con i capitolini, oltre a presentarci in campo non al meglio della condizione fisica, siamo stati costretti a fronteggiare la pesante indisponibilità di Tarani. Colgo l’occasione per fare un plauso al Caio Duilio, che annovera tra le proprie fila alcuni giocatori piuttosto rinomati a livello provinciale, ma ci tengo a rimarcare gli ottimi risultati ottenuti da tutti i componenti della mia squadra. Sperandio, Vitali e Suadoni, anche in questo caso, hanno dato un saggio delle proprie qualità. I primi due hanno conseguito delle vittorie importanti nei turni preliminari, mentre il terzo ha avuto un rendimento ai limiti della perfezione per tutta la durata del campionato. Oltre a mietere successi a ripetizione contro avversari di classifica superiore nel singolare, ci ha regalato numerose vittorie in rimonta nella quinta e decisiva sfida in coppia con Tarani. Un punto fermo della squadra si è rivelata anche Stefania Mannoni, la quale ha lottato sempre con grinta e determinazione su ogni punto, si è tolta la soddisfazione di fare lo sgambetto ad avversarie piuttosto quotate a livello regionale e ci ha consentito svariate volte di fare la differenza nei due doppi. Un grande applauso per l’attaccamento alla nostra squadra è doveroso da parte mia nei confronti di Roberto Morbinati e di mia moglie Annarita Spaccini, che hanno dato sempre il massimo tutte le volte che sono scesi in campo. Per finire passiamo ai doppi, vero e proprio nostro punto di forza. Quest’anno siamo riusciti a coinvolgere anche la maestra Rita Costa che, dall’alto della sua classe cristallina, ha composto con Massimiliano Tarani la migliore coppia mista del circuito. I nostri due giocatori, nel massimo rispetto delle previsioni della vigilia, hanno centrato l’en-plein di successi. Anche con il doppio maschile abbiamo fatto grandi cose. L’esperienza di Tarani si è rivelata il nostro valore aggiunto. Massimiliano ha fatto coppia con tutti i componenti della squadra, ma è sempre riuscito a portare a casa il punto della vittoria. Negli ultimi incontri, ci tengo a sottolinearlo, ha giocato sempre con Suadoni. I nostri due ragazzi hanno sfoggiato sistematicamente il meglio del proprio repertorio e, pur sfidando delle coppie piuttosto affiatate, ci hanno consentito nella maggior parte dei casi di spostare l’ago della bilancia dalla nostra parte. Questo secondo posto, in ogni modo, rappresenta per noi soltanto il punto di partenza. Siamo fermamente intenzionati a fare bella figura nelle altre competizioni a squadre previste dal calendario. Il nostro sogno nel cassetto è quello di bissare la vittoria conseguita lo scorso anno nella Coppa Castelli. Faremo di tutto per centrare in pieno il nostro obiettivo…”.
Antonio Gravante
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