Una gara d’esordio ricca di emozioni, gol e giocate degne di palcoscenici più prestigiosi. Il Portogallo si aggiudica in extremis l’attesa sfida con la temuta Svezia (5-4), conquista i primi tre punti in palio dell’ottava edizione del Ri-Torneo Matusa – Memorial “Franco Conficoni” e comincia sotto i migliori auspici il proprio cammino nella rinomata kermesse di Calcio a 7 pometina riservata agli over 50. La compagine scandinava spezza l’equilibrio con Galassi, il quale infila l’estremo difensore lusitano dal limite dell’area e si toglie la soddisfazione di iscrivere per primo il proprio nome nel registro dei marcatori. Il “settebello” guidato da Fioravanti si rimbocca le maniche e rimette le cose a posto in maniera piuttosto sfortunosa: Accardo non si intende con il proprio portiere e realizza la più classica delle autoreti. Successivamente è il Portogallo a commettere una grave ingenuità difensiva. Per un giocatore esperto e cinico come Massimo Marcelletti, di conseguenza, diventa un gioco da ragazzi fare centro da pochi passi e permettere ai gialloblù di chiudere la prima frazione in vantaggio di una rete. Anche la ripresa comincia nel segno della Svezia, che consolida il vantaggio con lo scatenato Massimo Marcelletti, il quale trasforma un calcio piazzato, firma la doppietta personale e si conferma uno dei giocatori di maggiore caratura tecnica del Torneo. Successivamente si registra un botta e risposta tra le due contendenti. Prima Tarantino accorcia le distanze con una splendida esecuzione dal limite dell’area, poi Rutigliano cala il poker per gli scandinavi con un beffardo tiro cross che coglie di sorpresa il portiere rivale. Animato da una grande voglia di riscatto, il Portogallo tira fuori il carattere e riapre le sorti della gara con Follo, bravo a recuperare palla sulla trequarti campo e a infilare Chiavacci sul primo palo. I ragazzi di Fioravanti, galvanizzati nel morale, non mollano la presa e trovano la forza per pareggiare i conti con Dante Marcelletti, bravo a trafiggere il portiere rivale con un chirurgico diagonale. Quando ormai la gara sembrava destinata ad andare in archivio con una salomonica divisione della posta in palio, il Portogallo riesce a spostare l’ago della bilancia dalla propria parte pochi secondi prima del triplice fischio con l’ottimo Dante Marcelletti, il quale trasforma una punizione dal limite dell’area, pareggia la sfida in famiglia con il fratello Massimo per quanto concerne il numero di reti realizzate e regala alla sua squadra una vittoria molto importante soprattutto per il morale in vista del proseguimento della manifestazione sportiva.
Antonio Gravante
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Foto di squadra del Portogallo e della Svezia di Salvatore Cannata