La quarta e ultima gara della giornata inaugurale della quinta edizione del Ritorneo Matusa-Memorial Bizzaglia va in archivio sotto il segno della Germania. La compagine allenata da Maurizio Trabocchini rifila un punteggio tennistico alla Francia (6-4), passa alla cassa a riscuotere l’intero bottino e riceve unanimi consensi dagli addetti ai lavori per la sua organizzazione di gioco. Il valore aggiunto dei teutonici si è rivelato il bomber D’Aiello, il quale ha realizzato ben cinque delle sei reti di squadra e, come preventivato dagli addetti ai lavori, si conferma uno dei principali candidati al titolo di capocannoniere.
La Germania prende subito in mano il pallino del gioco e, dopo aver colpito un palo con Ferrara, apre le danze con D’Aiello, il quale infila l’estremo difensore transalpino con un gran tiro al volo dal limite dell’area. Lo stesso D’Aiello, pochi minuti dopo, va vicinisissimo al raddoppio, ma la sua conclusione da posizione leggermente defilata scheggia la parte alta della traversa. La Francia, dal canto suo, trova gradualmente il giusto equilibrio tra i reparti e, alla prima occasione propizia, pareggia i conti con Ronzio, il quale sfrutta al meglio una leggerezza difensiva degli avversari e si conferma uno dei giocatori di maggiore caratura tecnica del torneo pometino. Pungolata nell’orgoglio, la Germania cambia subito marcia e allunga di nuovo nel punteggio con D’Aiello, il quale riceve palla da Pierotti e firma la doppietta personale con una splendida conclusione dal limite dell’area.
Nella ripresa, la formazione teutonica prova a consolidare il vantaggio grazie a una doppietta dello scatenato D’Aiello, ma la Francia dimostra di avere carattere e grinta da vendere e rimane in partita a seguito delle marcature di Ronzio e Patricani. I ragazzi di Trabocchini, nel momento topico del match, alzano ulteriormente il ritmo e mettono una seria ipoteca sulla prima vittoria del torneo grazie alla quinta marcatura personale di D’Aiello e al guizzo vincente di Pierotti.
La Francia prova a reagire, ma riesce soltanto a ridurre le distanze con la seconda realizzazione di Patricani. La Germania, di conseguenza, conquista l’intera posta in palio e arriva con la giusta carica emotiva alla sfida al vertice con la Spagna, vittoriosa a sua volta di stretta misura all’esordio sull’Olanda.
Antonio Gravante
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