Il Brasile si conferma una delle squadre di maggiore caratura tecnica della terza edizione del RiTorneo Matusa. Il settebello allenato dall’esperto Bertazzoni si aggiudica di misura l’attesa sfida con l’Inghilterra (2-1), colleziona la terza vittoria consecutiva e stacca con pieno merito il visto per le semifinali della kermesse di Calcio a 7 organizzata minuziosamente dal terzetto composto da Conficoni-Pozzi-Forlani. La compagine verdeoro comincia la gara con la giusta carica agonistica e, dopo cinque minuti, sblocca il punteggio con Schiaretta, il quale ricopre il ruolo di terminale offensivo di una lineare azione corale. La formazione d’oltre Manica, animata da una grande voglia di riscatto, ha una generosa reazione e ristabilisce l’equilibrio in campo su calcio piazzato. Lo specialista Massimo Marcelletti deposita la sfera in fondo al sacco con la complicità di una fortuita deviazione di un avversario e si toglie la soddisfazione di infilare suo fratello Mario. Preso per mano dai giocatori di maggiore caratura tecnica, il Brasile riparte di slancio, si spinge in avanti con maggiore regolarità e, in chiusura di tempo, ha la possibilità di passare di nuovo in vantaggio su calcio di rigore, decretato dall’arbitro per un vistoso fallo di mano commesso da Salvati. Sul dischetto si presenta lo specialista Schiaretta, il quale opta per una conclusione forte e centrale, ma si fa ipnotizzare da Faiella, bravo a sventare la minaccia con una provvidenziale respinta di piede e a permettere alla sua squadra di andare al riposo sul punteggio in perfetto equilibrio. La ripresa, tutto sommato, risulta piuttosto combattuta. Le due contendenti producono il massimo sforzo nell’intento di spostare l’ago della bilancia dalla rispettiva parte. La formazione di Bertazzoni, agevolata nel proprio compito dai maggiori spazi concessi dagli avversari, protesi a testa bassa in avanti alla disperata ricerca del pareggio, getta più volte alle ortiche di rimessa la possibilità di ipotecare l’accesso al penultimo atto del Torneo. Le occasioni più nitide capitano a Cecchetti e Rosario, i quali non riescono a piazzare la stoccata vincente a tu per tu con Faiella e spediscono clamorosamente la sfera sul fondo. Tali episodi, tutto sommato, non incidono sul risultato finale. Il Brasile gestisce il minimo vantaggio sino al triplice fischio dell’arbitro, fa un’altra vittima illustre e prosegue sulle ali dell’entusiasmo il proprio cammino nella manifestazione sportiva pometina.
Antonio Gravante
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